Google costretto a risarcire una donna canadese di origine italiana per avere mostrato la sua immagine con il seno nudo.

Google costretto a risarcire una donna canadese di origine italiana per avere mostrato la sua immagine con il seno nudo. Nel 2009 Maria Pia Grillo rimase scioccata vedendo pubblicata sul portale di Google Street View una foto che la ritraeva seduta fuori dalla sua abitazione con i seni esposti. Un giudice ha stabilito che ora Google dovrà risarcire 2.250 dollari.

Un giudice ha stabilito, un risarcimento della violazione della privacy, a favore di una donna di Montreal per avere Google nel 2009, inserito una sua immagine con i seni esposti sul suo sito Street View Google. Ora l’azienda statunitense che offre servizi online, dovrà pagare alla signora Maria Pia Grillo, 2.250 dollari.Nell’immagine, la signora Grillo è ritratta seduta sulla sua veranda mentre si sporge in avanti.top_sx Il viso è sfocato, ma lei ha sostenuto nel processo che l’immagine offre informazioni sufficienti per identificarla. La signora Grillo aveva richiesto all’azienda un risarcimento di 45.000 dollari per danni emotivi, per la depressione e la presa in giro dei suoi colleghi di lavoro di una “banca ben nota”, dove ha lavora. Ha inoltre chiesto ed ottenuto che il suo indirizzo venisse offuscato.Il giudice contrariamente a quanto richiesto in causa, non ha ritenuto che il danno emotivo fosse stato causato dall’ “incidente” di Google, restando scettico riguardo i tempi con i quali la Grillo ha deciso di avviare il procedimento legale e cioè a distanza di due anni dopo aver trovato l’immagine.Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” da ora in avanti coloro che mappano le strade per conto di Google, devono prestare maggiore attenzione alla privacy dei cittadini per evitare condanne esemplari come questa.

Lecce, 31 ottobre 2014                                                                                                                                                                                            

                                                                                                                                                                                  Giovanni D’AGATA

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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