I° congresso provinciale di Azione

I° congresso provinciale di Azione

‘Una sfida per il territorio’

La politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica”.

Robert Louis Stevenson

Comincia un percorso nuovo per tutti noi che stiamo lavorando alla crescita di Azione nella nostra provincia e nei nostri territori.

Una fase impegnativa per il radicamento, una fase dove gli oneri superano di gran lunga gli onori, una fase dove la parola chiave sarà la Dedizione.

Se cerchiamo il significato della parola dedizione troveremo “totale e costante offerta di sé per un fine “,ecco questa sarà la nostra mission.

Quando si offre se stessi in maniera totalitaria, è implicito che si crede fermamente nel fine da raggiungere, è implicito che si ama profondamente ciò che si fa , è implicito che tutti i sacrifici saranno alleggeriti dalla passione e dal convincimento.

Se guardiamo indietro, alle nostre spalle, a soli 5 anni fa, ci rendiamo conto non solo della velocità con cui è cambiato il mondo ma anche di quanto è cambiata la politica. Cinque anni fa i modelli populisti e sovranisti erano ‘vincenti’ malgrado le evidenti fondamenta d’argilla su cui poggiavano, malgrado le facili promesse con cui si proponevano.

Quell’argilla che è venuta meno quando sono arrivati  al governo del paese: passare dalle facili promesse, dal farsi interpreti dei desiderata dei più, al realizzare è cosa assai difficile.

Poi è arrivata la pandemia, la risposta  di un governo inadeguato è stata demagogica e ricca di elargizioni economiche di facile portata, di modesti importi, ben presto si è rivelata fallimentare, ”acqua che non disseta”.

La  mancanza di visione politica si coglieva dalla logorroica comunicazione  del Presidente del Consiglio dei Ministri a cui seguiva una confusa ed estemporanea risposta ai bisogni del Paese. La mancanza di visione programmatica e di azioni concrete, basate sui reali bisogni, ha riportato la necessità della serietà in politica e nelle istituzioni, aprendo una stagione nuova.

Dopo gli anni del distacco e della protesta, dei cosiddetti “vaffa”, sta tornando la voglia di essere partecipi dei processi decisionali democratici.

Tutti noi, siamo qui, perché vogliamo contribuire al radicamento ed alla crescita della nostra comunità e vogliamo farlo in un partito, Azione, e con un leader, Carlo Calenda, che ha già dimostrato in questi due anni, di essere un pilastro di concretezza e dedizione.

La dedizione che servirà ad affrontare tutti gli oneri che ci assumiamo oggi nella costruzione della nostra casa.

La casa. Quando si costruisce una  casa la si radica nel terreno attraverso le fondamenta, più solida è la fondamenta più la casa potrà crescere ed essere sicura.

Le fondamenta hanno la funzione di assorbire il peso della casa e traferirlo al terreno  in modo corretto, creando la stabilità dell’edificio e la possibilità di costruirlo ed ampliarlo.

Ecco il lavoro e la sfida che ci aspetta: la costruzione della nostra casa, la costruzione di Azione , la stabilità per ancorarla al territorio e per  farla crescere; l’impegno e la dedizione per sentir meno la fatica che ci attende.

E’ alle donne e agli uomini, liberi e a chi considera la politica come un impegno , che noi vogliamo appartenere.

Scegliamo di costruire la nostra casa politica in Azione, dando valore alla politica e alla comunità.

Partendo da chi ha deciso di combattere la battaglia in prima linea, candidandosi, o sostenendoci con la propria militanza, partendo da chi avendo un ruolo istituzionale viene nella nostra casa per profondere il proprio impegno e sentirsi a casa propria.

Azione deve essere la casa dei riformisti e dei liberali.

Noi vogliamo costruire un partito coeso, aperto, inclusivo, capace realmente di ascoltare e di saper formulare risposte alle tante istanze dei nostri territori.

Carlo Rosselli diceva  “ Il socialismo è lo sviluppo logico del liberalismo”, dalle coste di Lipari , dove scrisse “Socialismo liberale “ nel periodo di confino, anticipò di circa un secolo temi ed analisi ad oggi attuali.

Egli  riferendosi al socialismo liberale diceva “….non vi è giorno in cui potrà dirsi realizzato. E’ un ideale di vita,  d’azione, immenso, sconfinato che induce a superare di continuo la posizione acquisita….”

Ecco da questi concetti anticipatori  sino al manifesto di Ventotene dove nasce l’Europeismo necessario per la crescita del nostro Paese in una Europa libera, che traiamo le nostre origini storiche, radici per un partito che ha nel riformismo e nell’europeismo le sue basi fondanti.

Il nome Azione non nasce in maniera estemporanea ma si rifà al Partito d’Azione che ha segnato un momento importante nella storia del passato millennio.

Il nostro sarà un partito di menti ‘lucide’ capaci di farsi interpreti dei grandi cambiamenti che sono alle porte, e di sviluppare ragionamenti e azioni conseguenti.

Dobbiamo sentirci tutti responsabili e mobilitarci perché con le risorse messe a disposizione dal Pnrr e quelle per la transizione ecologica, il nostro paese, la nostra provincia e le nostre città possano cambiare realmente volto ed approdare al futuro.

La competenza e l’impegno caratterizzeranno il nostro agire, Azione è il partito che vuole cambiare il Paese, innovandolo, perché l’innovazione, oggi, rappresenta la grande sfida, una grande occasione per tutti, investendo nei giovani e nella scuola che rappresentano il motore del nostro futuro.

Chi vuole incarnare lo spirito progressista e avere l’ambizione di governare i territori non può limitarsi a mantenere l’esistente.

Noi dobbiamo essere in grado, non solo di progettare il futuro ma anche di costruirlo.

Vogliamo un partito che sappia essere strumento al servizio della collettività affrontando, di volta in volta, temi specifici con cui spronare le nostre amministrazioni a fare sempre di meglio.

Un partito che sappia, prima di tutto, lavorare per le persone per l’uguaglianza delle opportunità,  necessaria per costruire lo sviluppo e la società meritocratica a cui aspiriamo.

E’ questa la sfida che il nostro congresso lancia al territorio e a tutti noi dobbiamo sentirci parte attiva ed utile in questa battaglia.

In questi due anni abbiamo fatto tanto, seppur nel momento difficile della pandemia, abbiamo affrontato sfide elettorali difficili senza mai perdere la coerenza,in alcuni territori abbiamo raggiunto buoni risultati, in altri abbiamo mancato di poco il risultato.

La grande vittoria è l’interesse che il nostro partito suscita nei giovani, nei giovani all’anagrafe e nei giovani dentro, quelli che hanno la straordinaria capacità di rimanere giovani per tutta la vita nel pensiero e nell’azione, profondendo passione , dedizione e competenza.

Il congresso è anche un momento di bilanci ed il bilancio di questi anni è estremamente positivo, un grazie a chi ha combattuto tali battaglie ed a chi ancora tante ne combatterà ,insieme costruiremo un grande partito, un partito che non perderà mai la sua coerenza e la sua passione, e che fa della competenza la sua azione politica.   

Teresa Ucciero

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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