I GRUPPI PARROCCHIALI DI CANCELLO E DI ARNONE AL CONVEGNO DIOCESANO DI CAPUA UNA GUIDA PER IL RINNOVAMENTO DELLA CHIESA

 

di Mattia Branco
2015-10-10 029

 

 
Un Convegno diocesano dell’arcidiocesi di Capua curato in ogni particolare che hanno dato un tocco di innovazione ad un evento che ha colto nel segno l’obiettivo di rinnovamento della Chiesa. Svoltosi in due pomeriggi alla presenza di circa 900 partecipanti provenienti da tutte le parrocchie della diocesi.
Ci sono state tre fasi di preparazione che hanno dato alle parrocchie il tempo di approccio all’evento, evento finale che ha avuto inizio nella cattedrale di Capua con l’indicazione del programma e con una preghiera assembleare. Sono seguiti laboratori tematici su cinque verbi :CONOSCERE E APPROFONDIRE,CONFRONTARE E VERIFICARE,RACCONTARE. Per ogni tema sono stati formati altrettanti gruppi che si sono distribuiti nelle varie chiese di Capua ed ogni parrocchia ha portato le sue esperienze per poi riportarle nella serata finale del Convegno. Il secondo giorno saluto a tutte le parrocchie presenti, celebrazione dei vespri con la guida del Vescovo di S.E. Mons. Visco, Incensazione e Saluto alle reliquie di Santa Teresa d’Avila, relazione di S.E. Mons. Nunzio Galantino Segretario della Conferenza Episcopale Italiana. Tema: “Dal’affanno del tempo al respiro dell’eternità:in Gesu’ Cristo il nuovo umanesimo”.Molto interessante e pregno di suggerimenti a tutto il clero ed anche ai laici per adeguare la Chiesa ai tempi moderni. Si riportano alcuni passaggi significativi della relazione:”La Chiesa deve essere sempre pronta ad incontrare il Signore”.”Rinnovare l’ardore, ritrovare energie e motivazioni.””I convegni non devono essere punti di arrivo, ma punti di partenze”.”I nostri giovani non ne possono più di noi, loro hanno bisogno di sentire di parlare di lavoro, ambiente, moralità nei comportamenti”.”Bisogna riformare il nostro umanesimo riscoprire i valori fondamentali della vita ed essere punti di riferimento forti, elementi indispensabili perché l’uomo si possa sentire realizzato. Manca nella Chiesa la voglia di osare di più. Ci sono troppi professionisti del Vangelo. Non si cammina guardando indietro perché così abbiamo una Chiesa fuori corso. Papa Francesco ha detto di Aprire le porte. Bisogna curare le relazioni ed avere la gioia della competizione. Il laico non deve misurare la sua fede dai santuari che visita nè dalle statue che si baciano”.Un grande applauso ha salutato la relazione di S.E. Galantino.A seguire intervento dei Segretari dei laboratori, conclusione di S.E Visco.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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