Piedimonte Matese. Migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione pubblica, organizzata dai Comuni di Letino, Gallo Matese,
Valle Agricola, San Gregorio Matese e Fontegreca, tenutasi ieri mattina a Caserta, per richiamare l’attenzione delle autorità sulle gravi conseguenze che la riorganizzazione della rete scolastica, prevista dal D.P.R. 81/2009, nonché la mancata applicazione delle deroghe espressamente previste dal medesimo D.P.R. per i comuni montani, potra nno avere per i comuni del Matese. Il corteo di manifestanti partito dall’ingresso
della Reggia vanvitelliana si è
snodato
lungo Viale Giulio Douhet, proseguimento per Corso Trieste dove ha fatto una breve sosta davanti a lla Sede dell’Amministrazione Provinciale di Caserta e poi ha svoltato su Via Cristoforo Colombo proseguendo per Via Giovanni Patturelli fino Via Annibale Ceccano con arrivo all’Ufficio Scolastico Provinciale. Alla manifestazione, che ha ricevuto l’adesione di Legambiente, del Movimento Speranza Provinciale e di altre associazioni, hanno preso
parte tra gli altri S.E. Mons. Raffaele Nogaro ex Vescovo di Caserta, il Presidente
della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, Il Presidente del Parco Regionale del Matese Pino Falco, il consigliere provinciale Stefano Giaquinto, la testimonial per la Pace Agnese Ginocchio e i sindaci e rappresentanti di tutti i 17 comuni della Comunità Montana del Matese. Arrivati presso il C.S.A. una delegazione dei manifestanti composta dai Sindaci dei comuni interessati, dal consigliere provinciale Stefano Giaquinto e dai rappresentanti degli enti territoriali è stata ricevuta dal Dirigente Provinciale Vincenzo Di Matteo che manife stando la propria disponibilità ha fissato un incontro nel pomeriggio a Napoli dal Dirigente Regionale per risolvere il problema. Nel pomeriggio la delegazione trattante si è trasferita a Napoli dove ha svolto un incontro fino a tarda sera con il Dirigente Regionale per analizzare le problematiche delle scuole di montagna del Matese, conclusosi con la promessa che le varie richieste saranno analizzate e valutate
singolarmente. Le popolazioni del Matese chiedono che venga rispettata l’applicazione del D.P.R. 81/2009 in merito al confronto con gli enti locali, finora del tutto inesistente, ed alle deroghe sul numero minimo di alunni per classe previsto per i piccoli paesi montani che possono essere anche meno di dieci al posto delle improponibili pluriclassi e/o triclassi. Chiedono inoltre la nomina di insegnanti stabili che diano garanzia di continuità didattica pluriennale con l’ obbligo per gli insegnanti nominati nelle scuole di montagna a rimanere in loco almeno tre anni. Per rilanciare le scuole di montagna necessita uno stanziamento immediato
di risorse per il funzionamento
scolastico ordinario adeguato alle necessità e stanziamenti straordinari per il potenziamento di laboratori, servizi e progetti mirati ad attenuare i disagi ambientali.
Pietro Rossi