Il rettore dell’Università de L’Aquila Ferdinando Di Orio punta il dito contro lo spreco di denaro pubblico nella SanitÃ
Il rettore dell’Università degli Studi de L’Aquila Ferdinando Di Orio è tornato a Caserta per la sua seconda conferenza al corso socio-politico dell’Endas. Al centro del dibattito il nostro sistema sanitario, individuando nel sistema DRG (Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) e nella conseguente formazione mentale del medico le principali cause degli sprechi di denaro pubblico. “Il DRG non è buono o cattivo – ha affermato il medico romano trapiantato a L’Aquila – è un sistema che bisogna usare nel modo giusto. Dare un valore economico ad un intervento significa in Italia condizionare la decisione medica. La conseguenza è che siamo il primo Paese in Europa per i parti cesarei, abbiamo il 45 per cento di recidive (con conseguenti ricoveri rimborsati) contro il 5 registrato in America, ed una altissima percentuale di ricoveri spesso non necessari.â€
Tra le origini di un sistema sanitario in affanno da decenni il professore Di Orio indica la maggioranza dei medici di base: “Sarebbe necessario un controllo serio dei medici di famiglia – ha dichiarato – che con troppa leggerezza prescrivono controlli, ricoveri, e test clinici spesso superflui.â€
Infine il rettore ha posto l’accento sul condizionamento esercitato dalle case farmaceutiche sui medici, che spingono all’uso di medicine a volte perfino inutili. “Le case farmaceutiche – ha terminato il rettore Di Orio – investono sempre meno nella ricerca delle cosiddette <malattie orfane> (malattie rare) perché considerate meno remunerative. E’ un sistema che deve cambiare a partire dall’etica personale di ogni medicoâ€.
sabato 31 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA
ENDAS CASERTA
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