LE ROSE ANCORA ALL’ATTACO CON UN SECONDO MANIFESTO.

SANTA MARIA LA FOSSA

di Peppino PASQUALINO

     Dopo l’uno a uno nella partita giocata a colpi di manifesti tra la lista che siede negli scranni dell’opposizione (Le Rose) e quella che amministra le sorti comunali (Insieme), torna a “portarsi in vantaggio” la rappresentanza de’ “Le Rose” con un’altra lettera aperta nella quale rivendica alcuni risultati amministrativi raggiunti durante la precedente, decennale attività amministrativa che ha retto le sorti municipali.

     Prime in elenco sono state evidenziate le centinaia di migliaia di euro di debiti ereditate dalla “triade commissariale prefettizia” che aveva gestito le sorti amministrative dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa. Tra tali debiti, addirittura figuravano (è quanto riportato nel manifesto, ndr) quelli relativi a parcelle (non pagate) di avvocati che avevano curato procedimenti per conto dell’Ente. Il deficit finanziario “denunciato” dalla lista di maggioranza trova contro-risposta nel fatto che tantissimi comuni italiani sono incorsi in esso a causa dei continui cambiamenti normativi, ovvero lo scivolamento degli Enti territoriali verso l’autonomia fiscale, una sorta di “mantenimento” in base al peso del versamento tributario da parte dei cittadini: maggiore è l’evasione, più ampio il deficit.

     Il dibattito continua, sempre attraverso il manifesto affisso ai muri del centro urbano nella mattinata di oggi (ieri per chi legge, ndr), incalzando sui finanziamenti milionari per progetti ancora in “itinere” e per quello riguardante la pubblica illuminazione nella frazione poderale “La Torre”, progetto ancora “al palo” (secondo “Le Rose”, ndr) per responsabilità amministrativa dell’attuale giunta municipale.

     E ancora si ritorna sulla gestione dei rifiuti, settore delicatissimo che pone ancora l’Ente territoriale in posizione di credito; eh sì, dopo i sacrifici, i tanti sacrifici per un territorio letteralmente “martoriato”. Nessuno dimentica la creazione della discarica di “Parco Saurino 1” voluta dall’amministrazione comunale agli inizi degli anni ‘90; e di seguito le altre amministrazioni che non hanno potuto evitare la “Saurino 2”, “Pozzo Bianco”, la sede di “ecoballe” e poi le dodici piazzole di rifiuti di “Ferrandelle” (finalmente bonificate).

     “Le Rose” concludono la seconda lettera aperta alla cittadinanza richiamando ancora una volta l’attenzione pubblica sull’assetto finanziario chiuso in positività dal loro operato, chiaro segno che ogni futura tendenza alla negatività sarà addossata all’attuale gestione amministrativa guidata dal neo Sindaco, Arch. Nicolino Federico.

     In attesa del “fischio finale” di questa partita a distanza, alla lettera aperta dovrà seguire una reazione da parte della lista “Insieme” per chiarire diversi punti posti in discussione.

     Peccato, però, (ndr) che il lecito e fruttuoso dibattito democratico avvenga nell’agorà anziché nei luoghi deputati a catalizzare le diverse richieste e aspettative: i partiti politici di una volta, quelli che tristemente hanno abbassato le saracinesche alla fine del “secolo scorso” senza dare più cenno di eventuali risvegli. Oggi, si naviga a vista!…o meglio, si naviga sui “muri

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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