LETTERATITUDINI CONCLUDE LA STAGIONE 2017/2018 E DÀ APPUNTAMENTO AL PROSSIMO OTTOBRE CON JACQUES PRÉVERT E IL CINEMA DEL REALISMO POETICO.

 

 

Con la presentazione del libro di Matilde Maisto “Dal mio cuore al tuo”, venerdì 22 giugno u.s., gli amici di Letteratitudini hanno salutato l’anno culturale 2017/2018 per godere delle meritate vacanze estive e si sono dati appuntamento alla prossima stagione che inizierà verso i primi giorni del mese di ottobre p.v

Il primo argomento relativo alla stagione 2018/2019  riguarderà  Jacques Prévert e il cinema del realismo poetico.

 Si prevede una serata spettacolare con apertura inusuale sulla passione cinematografica del poeta  Jacques Prévert.

In realtà il suo impegno maggiore fu quello di sceneggiatore e creatore di dialoghi per i maggiori registi francesi degli anni tra il 1930 ed il 1960.  Non tutti realizzati ma che testimoniano il suo estro, la sua fantasia e la sua capacità di rendere qualsiasi  storia avvincente e straordinaria.

 Molti gli influssi surrealisti sia nella sua poesia che nello sviluppo delle storie a lui affidate da Jean Renoir, e in particolare Marcel Carné. Il sodalizio tra i due personaggi ha prodotto films come “Alba tragica” o” mentre Parigi dorme” o ancora il capolavoro assoluto del cinema francese “Paradiso perduto” .

Grandi gli attori protagonisti:Jean Gabin, Michèle Morgan, Jean.louis Barrault;Pierre Brasseur Yves Montand etc.. Fu la nascita del “realismo poetico” ,corrente di avanguardia che influenzò oltre alla “nouvelle vague” in Francia anche il cinema italiano con il neorealismo  tracciando così la strada alla modernità e al cinema rinnovato.

Mediante i suoi films, Prévert affermò una  notevole impronta perché seppe creare delle storie e dei dialoghi indimenticabili per la loro efficacia, la loro immediatezza e essenzialità. Poche parole per esprimere senza sconti la sua critica permanente verso il mondo borghese di potere in difesa della povera gente e dei marginali della società francese del tempo.

Un senso melodrammatico pieno “di pathos” e a volte di disperazione in cui l’amore non sempre felice indica l’unica via di riscatto per l’uomo segnato da un crudele destino.

 Naturalmente non mancherà la recitazione di alcune meravigliose poesie del grande Jacques-Prévert, come ad esempio:

Questo amore

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte

…….ecc.

Con questa prospettiva sarà un inizio col “botto” dice la Maisto  – coordinatrice del gruppo culturale – che continua –  per la prossima stagione sono previste delle serate eccezionali che man mano segnaleremo e per le quali auspichiamo nuove presenze e nuovi amici, amanti della letteratura che desiderano unirsi al famoso gruppo storico composto dai collaboratori della prima ora tra cui Raffaele Raimondo, Felicetta Montella, Marinella Viola, Laura Sciorio, Giannetta Capozzi, a cui si sono aggiunti, nel tempo, molti altri amici.

Lo scopo degli incontri – dice ancora la Maisto – è quello di riflettere e approfondire tematiche che riguardano l’uomo e la complessità dell’esistenza contemporanea, facendo dialogare approcci differenti alla comprensione della natura umana, da quello psicologico a quello religioso, dalla politica all’arte, dalla letteratura alla musica.

Un viaggio tra i “vicoli” della mente, insomma, che prevede incontri con autori, reading, dibattiti, performance musicali e artistiche.

Come abbiamo più volte ribadito, Letteratitudini si pone lo scopo di promozione del territorio e, soprattutto, di aggregazione sociale, volendo avvicinare il pubblico alla cultura, intesa come strumento di emancipazione, di crescita collettiva, di consapevolezza e narrazione corale dell’identità territoriale” – conclude la Maisto.

Arrivederci ad Ottobre, quindi, e buona estate!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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