MICROPERLE DELLA SERRACCHIANI

Serracchiani

Serracchiani

di Raffaele Cardillo

Ancora una volta un politico colto a più riprese con le mani nella marmellata, quello che ci stupisce è che stavolta la persona in questione è la renziana Presidente della regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, una figura di donna dal volto pulito, candido, dignitoso e noi si sperava non adusa a queste soverchierie, prepotenze nei confronti di cittadini inermi già stremati e ridotti al lumicino da questi proditorii attacchi alle finanze dello Stato.

Ecco tre piccoli episodi che confermano, qualora ce ne fossero motivo, la voracità da squalo che connotano la maggior parte dei politici italiani, perennemente intenti a dissanguare con inaudita ferocia, quello che resta della carcassa Italia.

Iniziamo con la fruizione indebita del volo di stato per partecipare alla trasmissione televisiva “Ballarò” e a chi glielo faceva notare, ha risposto con un sarcastico e disturbato: che male c’è!

Si deduce, quindi, che usufruire di aeromobili di bene pubblico rientra tra le prerogative di questi illustri personaggi, ossia hanno il diritto di saccheggiare impunemente il già esausto patrimonio pubblico.

Non paga di questa caduta di stile, tanto per usare un eufemismo gentile, la nostra eroina essendo una provetta amazzone si briga di fare avere un finanziamento di 40mila euro a favore del maneggio Randis sito nelle vallate della Carnia nel Friuli orientale, di cui è assidua frequentatrice anche perché vi è ospitato un suo cavallo, da qui si arguisce che i soldi pubblici possano essere gestiti a proprio piacimento, ad libitum e senza costrizioni di sorta.

Altro e ultimo episodio volto a illuminare la scena di queste insulse esibizioni predatorie di denaro pubblico sono quelle riferite all’aumento di 30mila euro dell’indennità di trasferta e rimborso spese per le missioni della presidente della Regione Friuli e della sua giunta.

Per fortuna quest’ulteriore blitz non è andato in porto per l’intervento decisivo dei pentastellati che hanno fatto confluire l’importo in questione nel Fondo per lo sviluppo destinato alle piccole e medie imprese.

Alla luce di quanto esposto si rileva che, è oltremodo disgustoso assistere a queste rapine di stato, a delle manifestazioni di onnipotenza dove tutto è consentito ad onta di qualsiasi regola morale e quindi, diventa doverosa la vigilanza da parte delle opposizioni, della stampa non di regime e dei social network che attuino un tam-tam mediatico volto a smascherare e a portare a conoscenza dell’opinione pubblica questo turpe latrocinio.

 

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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