NELLA NOSTRA PROVINCIA GLI ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE PASSANO DA TRE A UNO.

NELLA NOSTRA PROVINCIA GLI ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE PASSANO DA TRE A UNO. CHE PRENDE IL TITOLO “ISSR INTERDIOCESANO DELL’AREA CASERTANA, SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO”.

di Paolo Pozzuoli

Erano tre. Alla fine dell’ultimo anno accademico (2015-16), erano tre, nella nostra provincia, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (vogliamo ricordare che, svariati anni fa, erano sorti come ‘scuole di teologia’ per laici), incardinati presso l’Arcidiocesi di Capua (ISSR ‘San Roberto Bellarmino’) e le Diocesi di Aversa (ISSR ‘San Paolo’) e Caserta (ISSR ‘San Pietro’).  Tutt’e tre di rango, tutt’e tre regolati dall’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 28 giugno 2008, tutt’e tre collegati accademicamente alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, garante presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica del livello accademico-scientifico dell’Istituto e dell’idoneità per il raggiungimento delle finalità, tutt’e tre abilitati a rilasciare i titoli di Baccalaureato in Scienze Religiose e di Licenza in Scienze Religiose. Troppi, all’improvviso? Evidentemente ci sono state delle direttive tali da impedire di tenere in vita tre ISSR nella stessa provincia, in pochi chilometri, ovvero la decisione della Santa Sede che sollecitava la costituzione di una ISSR interdiocesana dell’Area casertana (… non aderendo, si sarebbe rischiato di perderli tutti e tre nel corso di pochissimi anni). Ma, attesa l’intenzione degli eccellentissimi vescovi delle diocesi, sedi degli ISSR, di continuare la peculiare attività didattica basata sullo studio della teologia e delle scienze umane e teologiche, assieme agli eccellentissimi presuli di Sessa Aurunca (mons. Orazio Francesco Piazza), Teano-Calvi (mons. Arturo Aiello), Alife-Caiazzo (mons. Valentino Di Cerbo), presente padre Marafioti, preside della Facoltà Pontificia dell’Italia Meridionale di Napoli, ci fu una  riunione in Capua il 23 maggio u.s. nel corso della quale venne deliberata  l’assunzione di ogni responsabilità, sia sotto l’aspetto giuridico che economico, in riferimento alla realizzazione del nuovo Polo teologico in sostituzione dei tre ISSR. Tutto quanto concordato a Capua fu successivamente (Montevergine, il 6 giugno u.s. dove erano riuniti in occasione della Conferenza Episcopale Campana) ratificato dai sei eccellenti monsignori così come riportato:

  • Il titolo del Polo teologico è “ISSR Interdiocesano dell’Area casertana, Santi Apostoli Pietro e Paolo”;
  • La sede del nuovo ISSR Interdiocesano sarà presso l’Arcidiocesi di Capua, in via Landone, n1;
  • Il ruolo di Moderatore sarà inizialmente assunto da S. E. Mons. Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta;
  • Il compito di Direttore, inizialmente, sarà assunto dal Rev. Prof. Don Emilio Nappa, della Diocesi di Aversa;
  • Partecipano economicamente alla pari, per 1/3 ciascuno del budget occorrente, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 250.000 euro annui;
  • Che i docenti stabili del nuovo ISSR Casertano saranno cinque, provenienti dalle tre Diocesi, e i cui curricula, vagliati dalla P.F.T.I.M., saranno proposti per l’assunzione ;
  • Che per gli altri docenti (ospiti, invitati, incaricati) si tenga presente la residenzialità come pure che, chi ha incarichi anche in altri Istituti, non abbia precedenza nella cooptazione;
  • Che nei nuovi statuti sia fatta menzione che ogni Diocesi fondatrice avrà diritto ad una quota fissa di docenti non stabili nell’ISSR (almeno 5 per Diocesi);
  • Che, in deroga alle indicazioni dell’Istruzione sugli ISSR della Congregazione per l’Educazione Cattolica, negli statuti del nuovo ISSR si possa precisare che il Direttore rimanga in carica per tre anni, rinnovabili una sola volta consecutivamente, per assicurare un’opportuna rotazione; e che, ugualmente i Vescovi fondatori, possano eleggere al loro interno il Moderatore, che rimanga in carica per tre anni, rinnovabile una sola volta consecutivamente; a tale votazione parteciperanno anche i Vescovi delle diocesi sostenitrici (Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi) che eserciteranno, a tal fine, il diritto solo attivo;
  • Che nel Consiglio d’amministrazione dell’ISSR vi siano stabilmente i Vicari Generali delle tre Diocesi fondatrici;
  • Che i Vescovi delle rispettive Diocesi incontrino il Direttore almeno un paio di volte l’anno e che l’Istituto abbia come riferimento di studio e approfondimento la realtà delle Chiese locali di cui è espressione, affinché vi sia un’effettiva ricaduta sella concreta azione pastorale quanto a quella osmosi sempre auspicata tra il ministero dello studio teologico e l’azione pastorale;
  • Che il nuovo Istituto si faccia carico di curare la pubblicazione di un organo scientifico dove dar voce e spazio innanzitutto alla produzione scientifica dei propri docenti stabili, senza escludere contributi validi di altri docenti delle Diocesi casertane.

I Vescovi delle diocesi  di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca e Teano-Calvi, concorrono all’erezione del nuovo ISSR ed al successivo sostentamento con una cifra annua di €10.000 ciascuno, come concordato nell’incontro svoltosi a margine della CEC del 6 e 7 giugno 2016 a Montevergine. Per dette diocesi sostenitrici vale quanto concordato al n. 11 tra le diocesi fondatrici, così che i Direttori ricevano da tutti gli Ordinari della provincia contributi per le linee di indirizzo dell’Istituto.

Concludendo, ‘gli Ordinari dell’Area casertana, consapevoli che il vangelo incontra il mondo, la cultura e la storia vissuta anche attraverso gli studenti laici e religiosi tutti, cui il nuovo Istituto si prefigge di offrire istruzione e formazione teologica, auspicano vivamente che il nuovo ISSR contribuisca la risveglio di quel senso evangelico, che concorre ad una vita vissuta nella coscienza e nella responsabilità cristiana, come pure favorire una sempre più consapevole partecipazione in chiave civile e culturale dei credenti’.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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