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Le differenze segnalate risalgono all’anno 2007 e sono causate da difformità fra i dati esposti nelle dichiarazioni Emens e i relativi versamenti: si tratta quindi, probabilmente, di posizioni da regolarizzare senza alcun contributo.
Lettera di diffida che comunque potrà essere opposta davanti il Comitato Provinciale, entro 90 giorni dal ricevimento.
Il Consiglio Nazionale è immediatamente intervenuto presso la Direzione Generale dell’ Istituto per giungere a una soluzione che contemperasse le esigenze di Istituto, aziende e professionisti.
Il Vice Presidente del Consiglio Nazionale, Vincenzo Silvestri, ha avuto assicurazione che la diffida ricevuta sarà da intendersi esclusivamente come interruzione della prescrizione, ma che il presunto debito indicato non transiterà in avviso di addebito prima delle verifiche che dovranno concordarsi con le locali sedi dell’Inps.
Tali verifiche saranno però espressamente reinviate al mese di settembre, previo accordo sulle modalità che verranno stabilite in una riunione che avverrà la prossima settimana con i vertici nazionali dell’Istituto. “L’Inps si è impegnata a spostare i termini della risoluzione a settembre” – ha dichiarato Vincenzo Silvestri – “Abbiamo avuto assicurazione che dalla Direzione Generale arriverà la formalizzazione di quanto ci è stato comunicato: rimaniamo quindi in attesa dell’atto ufficiale. Ma vigileremo su eventuali comportamenti difformi da quanto indicatoâ€.