“NON VI FATE STRUMENTALIZZARE E NON DEROGATE ALLA VOSTRA MISSIONE DI COMUNICATORI CRISTIANI”.

 QUESTO L’APPELLO DEL VESCOVO DI CASERTA MONSIGNOR D’ALISE AGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE DURANTE LA MESSA IN ONORE DI SAN FRANCESCO DI SALES BY GIOVANNA PAOLINO

” La missione del comunicatore cristiano e’ insostituibile e, in quanto tale, richiede una scelta interiore che ci impegni come uomini e come professionisti per fornire elementi di una giusta lettura di questo momenti crisi della nostra societa’. Non sempre noi Giornalisti siamo chiarificatori della realta’ che ci circonda e , a volte, finiamo per complicare quello che dovremmo semplicemente raccontare . Oggi il comunicatore cristiano e’ un Martire che si dibatte fra la propria coscienza fomentata dal Vangelo e tutto il resto che nega questa coscienza. Il Vangelo deve tornare a parlare “. Queste le parole di Monsignor Giovanni D’Alise , Vescovo di Caserta e Giornalista ,durante l’omelia della Santa Messa dei Giornalisti in onore del Santo Patrono della categoria San Francesco di Sales celebrata alle ore 13.00 di questa mattina nella Cappella del Seminario di Caserta. La Santa Messa e’ stata celebrata in suffragio di Maria Grazia Capulli, Giornalista Rai, scomparsa nel 2015 e vincitrice, fra gli altri del Premio ” Buone Notizie” 2016, promosso dall’Ucsi -Unione Stampa Cattolica Italiana- insieme con Assostampa Caserta e con l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Caserta. Al termine della celebrazione il Presidente Assostampa Michele De Simone , insieme con Luigi Ferraiuolo, Presidente Ucsi Caserta, hanno conferito la targa Ucsi al Giornalista Giovanni Di Stasio Senatore dell’Informazione casertana. Presenti alla celebrazione della Santa Messa in onore di San Francesco di Sales e , dunque, dei Giornalisti, la mamma e i fratelli di Maria Grazia Capulli ma anche esponenti politici come Riccardo Ventre , Presidente Emerito della Provincia di Caserta, e Pasquale Delli Paoli , gia’ Sindaco di San Nicola La Strada. Tra i numerosi giornalisti, Alfredo Cardone , Franco Tontoli, Margherita Lanna, Alberto Zaza D’Aulisio, Enzo Battarra e Beatrice Crisci, Mattia Branco, Matilde Maisto,Paolo Pozzuoli, Michele Izzo, Enzo Di Nuzzo, Lucio Di Bernardo. L’intera platea ha ascoltato con attenzione le parole di Monsignor D’Alise rese ancora piu’ pregnanti di significato etico e civile alla vigilia della pubblicazione del Saggio di Papa Francesco dal titolo ” Comunicazione e Misericordia: rapporto fecondo”. ” Il Papa – ha precisato Monsignor D’Alise- chiede aiuto ai comunicatori cristiani per il rinnovamento fondato sulla forza intrinseca della Misericordia “. Il Vescovo di Caserta ha affrontato ancora una volta il nesso imprescindibile fra liberta’ e responsabilita’ che costituisce l’essenza della missione di operatore della comunicazione. “I giornalisti – ha detto Monsignor D’Alise- si trovano in una posizione privilegiata: osservano luci ed ombre di questo mondo ed hanno altresi’ la responsabilita’ di saper guardare con oggettivita’ la vita di tutti i giorni. La forza di un Giornalista e’ la sua capacita’ di essere obiettivo e di muovere, altresi’, le coscienze”.E, ancora una volta, il Vescovo di Caserta , alla vigilia delle amministrative, ha lanciato inequivocabile l’ appello alla Politica- alcuni esponenti erano peraltro presenti in sala – in nome dell’amore verso questa terra che egli preferisce definire Terra di Lavoro e non Terra dei Fuochi. ” E’ giunto il momento – ha detto – che in politica scendano in campo persone di buona volonta’ per ridare slancio al nostro territorio. La politica deve costruire ponti e credo che in questo momento serva una classe politica con cuore e mentalita’ nuova”. E poi l’appello ai Giornalisti : ” Non vi fate strumentalizzare e non derogate alla vostra missione di comunicatori cristiani. E per questo c’e’bisogno di non rimanere isolati gli uni dagli altri ma serve fare corpo..Deve crescere la coscienza la coscienza degli operatori della comunicazione su una duplice base : il rispetto per le nostre radici cristiane e il rispetto per le persone ” Solo tal modo – ha concluso Monsignor D’Alise – il comunicatore cristiano potra’ brillare come un faro di luce nelle tenebre di questa profonda crisi”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *