Da un lato i mezzi di diffusione, come la stampa e la televisione, ci presentano messaggi e immagini coinvolgenti, spiegandoci come avere rispetto dell’acqua, bene comune indispensabile, e dall’altro l’ente di gestione del sistema idrico che assiste immobile allo spreco di acqua senza intervenire in alcun modo.
Da un lato la cittadinanza ha assistito a eterni lavori di costruzione, di interramento, di ristrutturazione della rete idrica, di rifacimento, di riparazione della maglia di distribuzione del prezioso liquido, con immenso spreco di risorse economiche pubbliche, e dall’altro un continuo, silenzioso sperpero di acqua nell’ancora più disastroso silenzio delle istituzioni.
Come ogni fornitura di servizi pubblici esiste una voce chiamata “onere di sistemaâ€; in pratica si tratterebbe di una parte del tributo versato dagli utenti destinata a “coprire†le spese della gestione di rete e anche a “coprire†le “perditeâ€: vuoi quelle elettriche (per compensare i furti di corrente), vuoi quelle idriche (per compensare i furti e/o gli sprechi di acqua).
E poi non si può dimenticare che da quaranta anni il Consorzio Idrico è inadempiente, insieme al Comune, in quanto i cittadini avrebbero diritto a ricevere l’acqua a <caduta>, cosa che non avviene se non con l’uso di autoclavi e quindi con un aggravio di spesa dovuto all’impiego di energia elettrica.
Anche su quest’ultimo versante il silenzio tombale dell’ente territoriale è disgustoso; e pensare che da quasi dieci anni è stato costruito il <torrino> che avrebbe dovuto garantire finalmente l’acqua a caduta in tutte le case, una struttura completamente inutilizzata.
Nel frattempo il prezioso liquido si disperde nell’indifferenza generale.
Mattia Branco
Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".