PRECISAZIONI CIRCA LA MACELLAZIONE DI BUFALE INFETTE
A cura del Dott. Mario Campofreda Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari
della Provincia di Caserta
Gent. Dott. Branco leggo l’articolo inerente le bufale mandate al
macello e ritengo doveroso intervenire potendo l’articolo
ingenerare nel lettore considerazioni fuorvianti e finanche
pericolose. Chiariamo subito che gli animali inviati obbligatoriamente
alla macellazione sono animali risultati infetti o da Tubercolosi o da
brucellosi. Tale misura sanitaria che può sembrare agli occhi del
comune lettore eccessiva ma è quanto previsto da tutte le più attuali
e moderne norme di prevenzione sanitaria vigenti in ambito europeo. Il
pericolo di diffusione agli altri animali, soprattutto la
trasmissibilità e pericolosità per l’uomo di dette malattie
giustifica ampiamente tali misure i cui costi ricadono sullo Stato che
indennizza gli allevatori danneggiati. Queste malattie non possono
essere curate per una complessità di motivazioni scientifiche ed
epidemiologiche. Nel nord Italia, dove non è presente
l’allevamento bufalino ma soltanto quello bovino sono giunti
all’eradicazione di queste malattie ormai da anni. Giornali come
questo, che possono fare opinione, devono contribuire ad incentivare
la cultura del controllo e del risanamento delle aziende zootecniche
favorendo tutte le misure necessarie. Abbiamo l’obbligo di
contribuire ad una crescita culturale che, nel rispetto delle leggi,
ponga la garanzia sanitaria delle nostre produzioni al primo posto.
Nessuno consumerebbe prodotti che non rispondano a tali requisiti.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà riservare a tale nota.