PRESENTATA CON SUCCESSO, A GAETA, L’ULTIMA FATICA DISCOGRAFICA DEL CANTANTE NAPOLETANO MARIO MAGLIONE

 

di Daniele Palazzo

 

NAPOLI-Eccezionale cornice di pubblico e riscontri critici più che positivi, nella Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di Gaeta, in occasione della presentazione, in anteprima nazionale, del nuovo lavoro discografico del cantante napoletano Mario Maglione. “45 Giri”(questo il titolo di quello che,  tutti gli effetti, mini cd), che, come ai tempi dei primi anni ’80, quando la scena musicale mondiale era ancora dominata dai vecchi dischi al vinile, si compone di un “lato A” e di un “Lato B”. In linea con la tradizione, solo due i brani contenuti nel dischetto dell’artista canoro partenopeo, che, nel corso della ma serata di presentazione del lavoro che porta il suo nome, per la gioia e il piacere dei tantissimi fans personali, giunti nella splendida città litoranea del Sud Pontino sia dal territorio posto a sud della linea di demarcazione del fiume Garigliano ed che da quelli di stanza a destra dell’altra sponda del corso d’acqua che delinea perfettamente i confini territoriali tra provincia di Caserta e quella di Latina, ha imbracciato la sua “magica” chitarra, cantando come solo lui sa fare e mandando tutti i presenti in autentico visibilio. “Te voglio bene ancora”(4:09, testo e musica di Massimo Burzi) e “O Tiempo” (2:25, Testo M. Burzi, Musica M. Burzi e Tommaso Scuccimarra), i due piccoli capolavori canori contenuti nella nuova uscita discografica del noto ed apprezzato esponente della canzone partenopea, che ha potuto incidere dischetto in parola grazie anche alla squisita disponibilità offertagli dai titolari della Casa Discografica “Native Sound” e, soprattutto, dei bravi e quotati strumentisti Enzo Di Giuseppe (piano, tastiere e basso), Tommaso Scuccimarra (chitarra), Tato Illiano (batteria), Antonio Palladino (sassofono), i quali tutti, sulla scia e nello spirito dell’ottimo progetto attuativo di quel grande organizzare che è Giacomo Carlucci, hanno creato le condizioni perchè la splendida e suadente voce del protagonista della serata gaetana, ancora una volta, desse il meglio di se stessa, deliziando alla grande i palati di tutti i fans accorsi al richiamo della sua ugola. L’erede riconosciuto del celeberrimo e compianto Maestro Roberto Murolo, ha reso onore e merito a quanti, dopo la dipartita(13 marzo 2003) di quella che tutti riconoscevano come l’icona vivente in assoluto della canzone napoletana, gli hanno cucito addosso l’etichetta di “Ambasciatore della Canzone Napoletana nel Mondo. In una sapiente e capace mescola di antico e moderno, in cui oltre alla duttilità e alla versatilità della sua impareggiabile voce, hanno trovato esaltazione anche suoni e melodie di un certo sapore contemporaneo, molte della quali care agli amanti del jazz moderno, si è consumato un evento che definire solo di cultura musicale sarebbe semplicemente riduttivo. Insomma, un grande artista per una serata da incorniciare e tutti felici e consapevoli d aver partecipato ad una manifestazione davvero superlativa e degna della conquista di nuovi e più ambiziosi traguardi di conoscenza, amore ed esaltazione per la musica, il canto e la cultura di un popolo, quello targato Napoli, appunto, che, come la storia antica e quella moderna, ci insegnano, anche in questo campo, dimostra di non è secondo proprio a nessuno.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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