RITROVATO SANO E SALVO IL QUATTORDICENNE DI SOMMA VESUVIANA SCOMPASO IERI POMERIGGIO
di Daniele Palazzo   Â
Finito l’incubo per Vincenzo Mautone, il quattordicenne di Somma Vesuviana scomparso nella giornata di ieri. L’adolescente è stato ritrovato, sano e salvo, a Reggio Calabria. A mettere fine ad una vicenda che, oltre gettare nella disperazione più nera la famiglia di appartenenza del ragazzino, ha tenuto col fiato sospeso sia l’intera popolazione del centro vesuviano che gli amici della Scuola di Ballo di Margliano, che il protagonista del fatto di cronaca in analisi frequentava, una pattuglia di agenti della Polferr del capoluogo calabro. Era ormai tarda sera quando una coppia di poliziotti, in servizio presso lo scalo reggino, hanno notato una figura umana muoversi furtivamente tra le carrozze dei treni in sosta presso lo scalo della splendida cittadina calabrese. Era Vincenzo Mautone, che, visibilmente impacciato e spaurito, ha raccontato di essersi allontanato dalla struttura educativa di ballo e danza che frequentava nelle prime ore del pomeriggio del giorno prima e di essersi diretto in treno verso Reggio Calabria, non chiarendo, però, i motivi del suo gesto. Concluse le operazioni di ruotine che il caso imponeva, il quattordicenne è sto riportato a casa e riconsegnato ai suoi genitori, ovviamente al settimo cielo per la felice conclusione di una storia che li aveva fortemente provati e tenuti in forte apprensione. Gli ultimi a vedere Mautone erano stati i docenti della scuola di ballo a cui era iscritto e i suoi compagni di corso. Il si era allontanato proprio mentre era a lezione di ballo. Aveva detto che usciva un attimo per comprare una bibita e che sarebbe rientrato di lì a poco ma non aveva mantenuto il suo proposito, allontanandosi in treno, destando tanta preoccupazione anche tra i suoi amici. Fortunatamente, con immensa gioia soprattutto per papà Salvatore e mamma Lucia, la sua vicenda è finita bene. Per lo scongiurato pericolo, dunque, grande festa sia a Somma Vesuviana che a Marigliano, dove Vincenzo è stato accolto con tantissimi abbracci e baci da tutti coloro che erano stati in pena per lui.