S. Tammaro -Sembra essere giunta ad un tragico epilogo la lunga e tormentata vicenda dell’antica tenuta di Carditello

 

Sito Carditello

Sembra essere giunta ad un tragico epilogo la lunga e tormentata vicenda dell’antica tenuta di Carditello e dello splendido complesso architettonico realizzato dall’architetto Francesco Collecini alla fine del Settecento, una delle “reali delizie” dei sovrani borbonici, azienda agricola e di allevamento, attualmente patrimonio del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, ente strumentale della Regione Campania.

L’Ufficio esecuzioni immobiliari del tribunale di S. Maria Capua Vetere  ha infatti nominato il professionista incaricato della procedura, avv. Meinardi, e giovedì 27 gennaio, si terrà la prima udienza per la vendita  del Real Sito ( prezzo a base d’asta 25 milioni di euro), per soddisfare l’ente creditore, la Sga, società di recupero crediti del Banco di Napoli.

Le scriventi Associazioni, Italia Nostra Sezione di Caserta e il Coordinamento Associazioni Casertane, lanciano ancora una volta un appello alla società civile per  sollecitare le Istituzioni (Stato, Regione, Provincia, Comune di S.Tammaro) affinchè acquisiscano alla proprietà pubblica il complesso monumentale di Carditello e provvedano al suo restauro, sottraendolo al drammatico stato di degrado in cui attualmente versa, garantendone la fruibilità con l’inserimento di funzioni compatibili con la sua destinazione originaria, come già è avvenuto in altre regioni d’Italia (vedi l’esperienza del Piemonte e delle residenze Sabaude).

Sarebbe veramente tragico celebrare i 150 anni dall’Unità d’Italia perdendo un così straordinario patrimonio storico artistico, testimonianza  del glorioso passato produttivo di Terra di Lavoro.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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