SAN MARCO EVANGELISTA – “I traditori fuori dalle liste elettorali”, nasce il Comitato di Liberazione Sammarchese

 

ZITIELLO Gabriele

di Nunzio De Pinto

Fine settimana movimentato a San Marco che appena venti giorni fa subi l’imboscata che ha decretato la fine prematura ed assolutamente immeritata dell’Amministrazione targata Gabriele Zitiello. Infatti, due volantini anonimi hanno riempito il chiacchiericcio della politica sammarchese del fine settimana ed entrambi a favore dell’ex sindaco, segno, evidente, che Gabriele Zitiello ha ben operato in questi due anni e mezzo di consiliatura tanto da essere stato subito amato dai suoi concittadini. Il primo volantino, l’unico per la verità che può essere riportato testualmente, è firmato da un “Comitato per la Liberazione Sammarchese” ed è un vero e proprio documento politico. L’altro, rigorosamente anonimo, è un brutto volantino che, sotto forma di poesia dialettale, attacca violentemente l’ex vice sindaco Gabriele CICALA, ed il cui testo non riportiamo per ovvi motivi di opportunità. Il “Comitato per la Liberazione Sammarchese”, invece, per quanto duro, conserva i toni civili di un dibattito politico ed alla politica, quella vera, non fatta di imboscate, chiede di avere un riscatto “per la rinascita del paese”. Il Comitato si rivolge ai partiti ed ai movimenti sia di centrosinistra che di centrodestra chiedendo di assumersi un impegno preciso, “uno sforzo di realismo e di saggezza”: “Certi personaggi non debbono far parte delle liste elettorali”, è questo il messaggio forte, chiaro e cristallino che emerge con forza dal testo del documento. Evidentemente a nessuno è piaciuto il modo ed il metodo usato per far cadere la giunta targata Zitiello. Di questi “personaggi”, il volantino recita: “Se riflettete e andate un pò indietro nel tempo vi accorgerete che sono sempre gli stessi, i soliti noti: una volta da un lato, una volta dal lato opposto, mai per il bene pubblico ma solamente per i soli interessi privati. Non hanno bandiera né onore, non fanno capo a nessuno se non a se stessi, approfittano del loro stato e con promesse e favori condizionano il libero voto; come saltimbanchi” – è scritto nel volantino – “passano da un carro all’altro, senza nessun pudore, non ti fanno capire nemmeno il perché e già ti hanno tradito, già ti hanno accoltellato come se fosse un gioco. Il dottor Sabatino Foresta, il dottor Vincenzo Zitiello ed il sindaco uscente Gabriele Zitiello ne sanno qualcosa”. Il volantino termina con un appello ai partiti ed ai cittadini per firmare un documento di autodisciplina e “per non consentire che San Marco Evangelista sia consegnata in mano a gente di questo tenore, oltretutto incapaci e semianalfabeti, manovrati, plagiati, e organizzati dal solito burattinaio”. Entrambi i volantini hanno fatto il giro il paese, raccolti da terra anche se bagnati e passati di mano in mano in un lungo passaparola. La “poesia”, ovviamente, ha ricevuto la condanna di chi continua a considerare la politica un confronto politico e mai personale, mentre il documento ha avuto unanimi commenti favorevoli. Al di là degli strumenti, leciti o meno, resta comunque un dato: sui cinque che hanno mandato a casa Zitiello sta scendendo uno spesso velo di diffidenza, se non di condanna, con cui dovranno fare i conti in vista delle prossime elezioni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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