SAN MARCO EVANGELISTA –Generale Tota ricorda il sacrificio di Pierdavide De Cillis, fra poco nascerà anche il figlio Davide

 

De Cillis Pierdavide

 

di Nunzio De Pinto

 Nei campetti all’interno della Reggia di Caserta si è svolta la cerimonia di saluto con la quale la Città di Caserta ha saluto il rientro dal Libano della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” con tutti i suoi reggimenti. E fra questi anche il 21° Reggimento Genio Guastatori sito in Via Ruggiero nelle cui fila militava il Caporal Maggiore Capo Scelto Pierdavide DE CILLIS, morto ad Herat in Afghanistan lo scorso 29 luglio mentre disinnescava un rudimentale ordigno esplosivo (IED). Nel corso della sua allocuzione il Generale di Brigata Giuseppenicola TOTA ha rivolto un commovente e deferente saluto al giovane di Bisceglie, ma residente da anni a San Marco Evangelista dove viveva insieme alla moglie Catia che ha giorni partorirà suo figlio, Davide. “<omissis>…La missione delle nazioni unite nel sud del Libano” – ha fra l’altro affermato Tota – “è una missione di successo,  è una missione di cui qui in Italia non si parla molto. perché in fondo ogni attività dove non si registrano incidenti non desta clamori. Il buon governo, la sicurezza e la stabilità durature non vendono giornali” – ha sottolineato Tota – “ di conseguenza, l’attenzione da parte dei media è per così dire tiepida. in verità…..(omissis>… …. “Questa è stata in sintesi la Garibaldi in Libano. ma non posso non citare ……un altro difficile teatro di operazioni come l’Afghannistan, dove la brigata ha perso in azione il Caporal Maggiore Capo Scelto Pierdavide De Cillis, alla cui memoria va il nostro commosso ricordo, ed il nostro affettuoso abbraccio alla moglie Catia, che fra qualche giorno darà alla luce un bambino….<omissis>”, e proseguendo il Generale Tota ha ricordato “…. la necessità di continuare ancora di più ad investire nel personale, nella sua formazione tecnica e professionale, ma soprattutto nella crescita etica e motivazionale. Una crescita basata sui nostri valori di riferimento l’umile senso del dovere che tutto sottomette all’assolvimento del compito. l’esempio, misuratore della statura morale di un individuo, riconoscibile nella quantità di volte che può essere considerato modello da imitare. l’onore, sia esso singolo o collettivo. la lealtà, che spinge a gareggiare a viso aperto, evitando raggiri, raccomandazioni, nepotismo o servilismo. la dignità, derivante dalla consapevolezza del proprio status e dei propri doveri, la fedeltà, vincolo saldissimo che si instaura fra il soldato ed il suo comandante. il coraggio, energia che determina la motivazione ad affrontare una situazione di pericolo senza escludere ma non ricercando il rischio. la disciplina, vocazione profonda del soldato, testimoniata attraverso la adesione ed il rispetto di regole stabilite. l’impegno, indirizzato al bene comune che trova appagamento nella certezza di aver fatto qualcosa di più di quanto dovuto. la solidarietà, contraria all’indifferenza e al disinteresse. l’autorevolezza, sintesi di professionalità, competenza, stile e capacità che conferisce al comandante la legittimazione, basata non solo sulle norme ma anche sul consenso, espressione massima del comando”. Ecco, Pierdavide De Cillis incarnava perfettamente tutti i valori etici rappresentati dal generale Tota e quando crescerà, il piccolo Davide andrà fiero ed orgoglioso di aver avuto un padre simile anche se non lo conscerà mai.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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