SAN MARIA CAPUA VETERE –Successo del convegno sulle dipendenze da alcol, droga, il gioco

 

di Nunzio De Pinto

S.M.Capua Vetere Arco Garibaldi

 Aumenta il numero di persone che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale per affrontare problemi di dipendenza da droga, alcol, gioco d’azzardo. Nello stesso tempo, purtroppo, queste persone sono sempre più giovani. Ed è a questi giovani che si è rivolta la conferenza dal titolo: “Le dipendenze: la droga, l’alcol, il gioco. Le domande dei giovani…”, tenutasi ieri pomeriggio con inizio alle ore 15.00, presso l’Auditorium della Scuola di Formazione Forense Fondazione Elio Sticco di via Lussemburgo, con la collaborazione dell’Ordine degli Avvocati e della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’iniziativa era rivolta in particolare agli studenti della Città del Foro ed a questo proposito erano presenti gli studenti del Liceo “Manzoni” di Caserta, del liceo classico “Giannone” e del liceo artistico “San Leucio”, entrambi di Caserta, che hanno rivolto al qualificato parterre di ospiti domande sulle dipendenze che sempre più stanno dilangando fra i giovani ed i danni, sempre più irreversibili, che queste dipendenze hanno sul fisico di una persona ed ancor più di un giovane. Al convegno hanno preso parte il Presidente del Tribunale dr. Andrea Della Selva, il Procuratore dr. Corrado Lembo, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, dr. Elio Sticco; il dirigente dell’Ufficiio scolastico provinciale di Caserta, dr. Vincenzo Di Matteo. Alle domande dei numerosi studenti hanno risposto il do. Maurizio Coletti, psicologo, presidente dell’associazione Itaca; d.ssa Raffaella Capasso, procuratore aggiunto del Tribunale di S.M.Capua Vetere ed il Questore di Caserta, dr. Nicolò Longo. L’avvocato Rosa Marroncelli ha moderato il convegno. Presente al convegno anche il Generale di Brigata, Claudio Attilio Borreca, comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito, molto interessato al dibattito. Le dipendenze sono una questione di dopamina: lo evidenziano i ricercatori danesi e giapponesi, individuando negli individui propensi a instaurare comportamenti dipendenti (droga, alcol, ma anche gioco, ecc) un eccesso di dopamina e un basso livello di sensibilità a questa molecola. In sostanza una dose eccessiva di dopamina altera il sistema di controllo nei meccanismi che regolano il piacere, la gratificazione e la ricompensa. In sostanza, sostengono i neuro scienziati statunitensi, nei comportamenti compulsivi, di qualsiasi natura siano, la dopamina sale oltre la soglia accettabile, i freni inibitori vanno in tilt e si instaura un clima di guerra tra i meccanismi del piacere.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *