SAN NICOLA LA STRADA –Aggredito automoblisita da parte dei lavavetri al semaforo per proteggere donna sola al volante, Grandinetti, sono senza permesso di soggiorno, debbono essere rimpatriati

di Nunzio De Pinto

 

 “Non si riesce più a viaggiare in auto senza che ai semafori gli automobilisti vengano presi di mira dai tanti extracomunitari che vogliono vendere un pacco di fazzoletti o pulire i vetri della macchina”, è l’amaro sfogo del dottor Pietro S, di San Nicola La Strada, che ha assistito all’aggressione subita da un automobilista da parte dei lavavetri.  “Martedì pomeriggio” – ha aggiunto il noto professionista – “una donna che era al volante della sua auto si è fermata all’incrocio semaforico di Recale con il viale Carlo di Borbone e Corso De Gasperi, è stata fatta oggetto di pressanti ed insistenti richieste di denaro con la scusa della pulizia del lunotto anteriore. Al suo gentile e cortese rifiuto” – ha sottolineato – “sono volate pesanti apprezzamenti nei confronti della giovane donna che ha avuto paura che la aggredissero o prendessero di mira l’autovettura. A questo punto, un altro automobilista che era fermo al semaforo dietro la vettura della signora, è sceso dall’auto per venire in aiuto della donna. È stato subito accerchiato e schiaffeggiato. Quando l’uomo è riuscito a divincolarsi, ha preso il cellulare per chiamare le forze dell’ordine. A quel punto, gli extracomunitari sono scappati e sono andati a rifugiarsi nella casa abbandonata che si trova proprio nei pressi dell’incrocio. Alcuni di loro li vedo tranquillamente seduti fuori il bar alla Rotonda. Quanto è accaduto” – ha concluso il professionista – “è una cosa indecente ed indegna e mortifica il grande senso di accoglienza che abbiamo noi italiani”. È, invece, furioso Rosario Grandinetti, già esponente di spicco di Alleanza Nazionale, ora di Fli, dal 2001 componente della locale commissione per l’ordine e la sicurezza pubblica, organismo non istituzionale voluto dall’allora sindaco di San Nicola La Strada Angelo Pascariello, che, in passato, ha denunziato molte volte questi comportamenti al limite dell’aggressione fisica. “Gli immigrati” – ha aggiunto Grandinetti – “sono tutti senza regolare permesso di soggiorno, in quanto questi ultimi per ottenerlo debbono dimostrare di avere un lavoro regolare e fare il lavavetri non è sicuramente un lavoro “regolare”. Il Prefetto di Caserta, massima espressione del Governo nazionale sul territorio casertano, faccia tutto quanto in suo potere per proteggere la sicurezza dei cittadini che, purtroppo, sono in balia di pochi scalmanati che hanno scambiato il senso dell’accoglienza per “paura”, per un erroneo “calarsi le braghe”, per cui gli extracomunitari si sentono in diritto di fare i porci comodi loro. Se la legge vale per gli italiani” – ha aggiunto – “essa è altrettanto valida per gli immigrati. Non si tratta né di razzismo, né di paura, ma solo ed esclusivamente del rispetto della legge”. Non dimentichiamoci che a San Nicola La Strada è tuttora vigente l’Ordinanza sindacale nr. 49 del 30 agosto 2007 a firma del sindaco Angelo Antonio Pascariello. Il fatto che molti di loro si trovino in tenimento di Caserta, impedisce ai Carabinieri della stazione di San Nicola La Strada, comandata dal Luogotenente Pio Marino, di poter intervenire in quanto non è loro giurisdizione. La presenza costante e minacciosa dei tanti nomadi ed extracomunitari che si trovano ad ogni semaforo lungo il viale Carlo III^, rappresenta un grave forma di disagio che i cittadini sannicolesi e non solo avvertono giornalmente.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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