SAN NICOLA LA STRADA –Elezioni PD provinciale, Narducci, candidato sindaco del centrosinistra alle scorse amministrative, si candida con Abbate ma non ha la tessera del PD

Nunzio De Pinto

 

 Scoppia in città lo scandalo Narducci, il candidato al ruolo di sindaco della coalizione di centrosinistra alle scorse amministrative. Infatti, il dottor Raffaele Narducci, che al momento ricopre il ruolo di capogruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale di San Nicola La Strada, questa volta l’ha fatta veramente grossa. Nonostante che il locale circolo del PD, guidato dall’avvocato Vito Marotta, avesse deciso di votare alle elezioni del nuovo segretario provinciale per il candidato Enrico TRESCA (cosa di cui era a conoscenza), Narducci decide di candidarsi con la lista di Dario ABBATE senza, però, avvisare i compagni del circolo. Già questo modo di comportarsi non è delle più corrette, ma più grave è il fatto che Narducci non è assolutamente candidabile per il semplice motivo che non ha la tessera del Partito Democratico. Sicuramente la Commissione Elettorale provinciale è a conoscenza della cosa, ragione per cui è ragionevole pensare che il dottor Narducci verrà escluso dalla competizione elettorale del PD. Il 15 e 16 luglio avranno luogo le assemblee cittadine negli 83 circoli comunali del Partito Democratico per eleggere i 308 delegati, che, probabilmente il 20 luglio, durante il congresso provinciale, saranno chiamati a scegliere il nuovo segretario provinciale del PD. I candidati alla segretaria, come è noto, sono due: Dario Abbate ed Enrico Tresca. Tra i sostenitori sannicolesi di Enrico Tresca c’è anche la sezione cittadina del Partito Democratico sita in via Bronzetti. Il circolo del PD, di cui è segretario l’avv. Vito MAROTTA, si riunirà nelle prossime ore per eleggere i dieci delegati che parteciperanno al congresso provinciale. Ma, dopo essere venuti a conoscenza dell’incredibile comportamento assunto da colui che dovrebbe essere il leader dell’opposizione, nella sezione di via Bronzetti c’è sconcerto, delusione e incredulità. Già la candidatura di Narducci a sindaco della coalizione del centrosinistra fece venire i mal di pancia a più di qualcuno. L’ex capogruppo PD Giuseppe CELIENTO, uno dei più attenti e decisi fustigatori della maggioranza dell’allora sindaco Angelo PASCARIELLO, decise di non ricandidarsi, l’ex consigliere Vincenzo BATTAGLIA che voleva fare il sindaco ha lasciato anche lui e non si è ripresentato. E furono in molti a chiedere spiegazioni ai vertici del partito sul fatto che a rappresentare tutto il centrosinistra dovesse essere un “transfuga di destra”, un politico che, nato democristiano, è stato iscritto prima ad Alleanza Nazionale e poi al Pdl, ed è stato per cinque anni (2001-2006) assessore alla Cultura e presidente del Consiglio (2006-2011) sempre nel centrodestra di Pascariello. Una simile “scortesia” i vertici e gli iscritti del PD non se lo meritavano. Come può rappresentare tutta la minoranza e, nella fattispecie, il Partito Democratico, di cui è capogruppo in Consiglio, se non si attiene alle regole ? Forse, sarebbe bene che gli attuali consiglieri comunali del PD: Vincenzo SANTAMARIA, Lucia ANNUNZIATA e Giovanni MOTTA, tolgano la fiducia al dr. Narducci e nominino un nuovo capogruppo, tanto non è mai stato ufficialmente del Partito Democratico.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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