SAN NICOLA LA STRADA – Da mesi guasto l’ascensore del 3° cappellone del cimitero, l’intervento di Grande Sud, Fli e Intesa

 

Nunzio De Pinto

 

Nella giornata di giovedì scorso, è stata protocollata presso gli uffici amministrativi del Comune di San Nicola la Strada, una richiesta, da parte dei direttivi dei partiti di FLI Grande Sud ed Associazione Civica “Intesa Democratica per San  Nicola”, di un intervento urgente dei tecnici per risolvere il problema del guasto all’ascensore del 3° cappellone del civico cimitero. Tale problema, si protrae ormai da vari mesi, senza che nessuno dell’Amministrazione senta il bisogno di eliminarlo, è assolutamente indispensabile per consentire ai cittadini anziani e disabili, di poter fare visita ai propri congiunti sepolti, specialmente durante questo periodo di gran caldo. “Ci appelliamo al senso di responsabilità di Delli Paoli” – hanno scritto nella nota i tre partiti – “che probabilmente non è coadiuvato in maniera adeguata. Abbiamo anche chiesto al Sindaco di conoscere i motivi che hanno impedito fino ad oggi di intervenire. I nostri gruppi, avvertono forte l’esigenza di dare voce alle centinaia di Cittadini che in più di una occasione ci hanno investito della problematica. Vi è da aggiungere” – prosegue la nota – “che occorre un intervento sulla pubblica illuminazione nella zona di Via Grotta, che frequentemente si ritrova al buio, per cui ci aspettiamo anche qui una rapida soluzione. Fli, Grande Sud e Intesa Democratica per San Nicola, continuando nella loro azione politica di difesa del bene pubblico, pongono al centro di tale programma le esigenze dei Cittadini. Ci aspettiamo” – concludono i direttivi – “che questa amministrazione faccia altrettanto, spazzando via, in particolare in questo momento di riflessione con l’azzeramento delle deleghe assessoriali, una fase di attività che definire poco trasparente è un eufemismo. Basti ricordare che aspettiamo, finora inutilmente, un riscontro ad alcune nostre richieste ufficiali di documentazione su atti, da ormai tre mesi, e stiamo valutando la possibilità di rivolgerci agli organi competenti”.