SAN NICOLA LA STRADA-Riunione del Comitato cittadino “San Nicola – Città Partecipata” sui problemi del comune e la latitanza dei giovani

 

SAN NICOLA LA STRADA – Il 14 dicembre scorso si è tenuta nei locali della parrocchia Santa Maria della Pietà la prima assemblea dei soci del comitato “San Nicola La Strada – Città Partecipata”. Nel corso della riunione sono state molteplici le attenzioni riservate alle segnalazioni che il Comitato ha fatto su svariati temi che riguardano molto da vicino il vivere quotidiano. Nella riunione si è posto l’accento sulla latitanza dei giovani sia a livello di impegno civico sia a livello politico, il che la dice lunga sulla eventualità futura di poter affidare alle nuove generazioni la possibilità di modificare, in bene, l’habitat cittadino. Alcuni giovani hanno posto l’accento sulla scarsa  pubblicizzazione del comitato, il che precluderebbe la partecipazione diretta alla vita dell’associazione. Ma ai più , questa giustificazione, tra virgolette, è sembrata un pò troppo generica in quanto i cardini del comitato poggiano sulle più sofisticate e recenti tecnologie informatiche, tanto in uso presso i giovani d’oggi. Il sito del Comitato è un gioiellino che permette a tutti, una volta effettuata la registrazione, di  entrare ed esporre le varie problematiche di cui si vuole il conforto, stabilendo un dialogo immediato con degli interlocutori attenti e capaci di recepire e trasferire a chi di dovere le richieste del caso per un’eventuale risoluzione. In più sono presenti su facebook nonché sulla stampa online e su alcuni  giornali quotidiani e settimanali provinciali; hanno, inoltre, un indirizzo e-mail ampiamente pubblicizzato. Il problema, comunque, è un altro e sotto certi aspetti abbastanza grave. Innanzitutto tra i giovani  c’è una idiosincrasia verso tutto ciò che è politica e soprattutto non si ha la responsabilità diretta del fruitore di servizi e, quindi, non si ha la consapevolezza materiale  dei relativi costi, che  sono sostenuti in massima parte dai genitori. Insomma, solo chi “paga” può rendersi conto dei disagi, degli sprechi pubblici, del caro vita, delle disfunzioni che affliggono il povero cittadino. Questo è per i giovani! Ma gli altri, allora? I più anziani? Perché non partecipano attivamente alla vita del paese? Forse va tutto bene? Non è così! E’ evidente che  c’è pochissima partecipazione da parte  di tutti alla vita collettiva , delegata incondizionatamente  a pochi  “eletti”. Invece bisogna essere  sempre vigili e controllare. Soprattutto a livello individuale bisogna essere consapevoli dei diritti e dei doveri e risolvere in modo civile le problematiche che si presentano di volta in volta. Se nel paese ci sono ancora cumuli di spazzatura il sabato sera e la domenica mattina, vuol dire che i cittadini non hanno compreso ancora come bisogna vivere in un mondo civile. Se in prossimità di un’area verde si trovano detriti e scarichi di fabbriche, vuol dire che non si è compreso il valore della cosa comune. Se all’ingresso di San Nicola, sul vialone c’è di tutto (sacchetti di immondizia abbandonati, materassi, elettrodomestici dismessi ) veramente diamo l’impressione di un popolo poco accogliente. Se non parte da noi l’ordine interiore ed esteriore non possiamo assolutamente pretendere che chi scegliamo a rappresentarci  siano persone responsabili e corrette (similis cum similibus). Ed allora, ai giovani, diciamo che siamo pronti ad incontrarli in ogni momento ed in ogni occasione  per cercare di confrontarci e per cercare insieme a loro di passare il testimone nel modo  meno indolore possibile. Prima o poi si troveranno a dover affrontare  in prima persona quelle situazioni che  oggi sono demandate completamente ai genitori. Agli adulti sannicolesi, poi, chiediamo di fare un piccolo esame della situazione in cui versiamo tutti. Se tutto va bene, d’accordo. Ma se c’è qualcosa che non va, e ce n’è, diciamo che dobbiamo parlarne insieme e trovare una via comune per cercare di ovviare. Gli  antichi romani conquistarono il mondo con il motto “divide et impera”,  noi, invece,  dobbiamo regolarci al contrario perché, solo uniti, possiamo cercare di vivere un po’ meglio. Con questa consapevolezza, auguriamo a tutti Buone feste di Natale.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *