SAN NICOLA LA STRADA -Si concludono oggi i festeggiamenti del Santo Patrono
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di Nunzio De Pinto
 La statua di San Nicola di Bari ha sfilato l’altro ieri sera per le vie di San Nicola la Strada a bordo della tradizionale “barcaâ€. Tra una folla di fedeli, il carro della statua del Santo Patrono, partito dalla chiesa di don Pasquale Lunato, ha attraversato le strade della città vecchia per poi raggiungere nuovamente il centro storico. Scortata dagli “accollatori†(moltissimi giovani hanno chiesto di poter far parte degli accollatori, segno di una profonda fede fra gli stessi giovani) e da una moltitudine di fedeli, la statua di San Nicola di Bari è stata fatta oggetto di un lancio di fiori e di richieste di aiuto. Si spengono questa sera le luci sull’annuale festa di San Nicola di Bari, ma l’entusiasmo per quanto vissuto nei quattro giorni di festeggiamenti resterà certamente molto vivo nel ricordo di quanti hanno partecipato in prima persona a questo evento religioso. I numerosi fedeli, che hanno seguito la statua del Santo, hanno dato vita ad una manifestazione di fede semplice e sincera, di voglia di sperare e di impegno a seguire le orme del loro Patrono. Hanno illuminato con i propri colori, sgorgati da un cuore in festa, i luoghi del passaggio della “barca†con il Santo. La ricorrenza del Santo Patrono per il calendario cade il 6 dicembre ma a causa delle rigide condizioni meteo del periodo e seguendo un’antica tradizione, San Nicola di Bari viene festeggiato a Pasquetta e nei giorni successivi. L’usanza nacque per favorire i “terrazzieri†sannicolesi, quelli che scavavano la terra con la pala a forma di lancia, che tornavano a casa per la Pasqua e si trattenevano uno o due giorni. Lo facevano per “accollare†la statua di San Nicola arcivescovo di Myra, sistemata su un palco a forma di barca, per ricordare la traversata del mare del Santo venuto dall’oriente. Nel corso dei festeggiamenti la banda musicale “Città di Calitri†ha annunciato la processione. Un grazie per l’ottima riuscita della festività religiosa va ascritta al Comitato organizzatore, fra cui il diacono don Alfonso Tiscione, Andrea Russo e Alfredo Landolfi.