Schettino in aula accusa il timoniere ma il giudice lo stoppa

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Cronaca

Rifiutata la richiesta dell’ex comandante della Costa Concordia. Udienza a Grosseto, stretta di mano con un naufrago del Giglio

Pubblicato il 15/10/2012 da TMNews

Schettino in aula accusa il timoniere ma il giudice lo stoppa

Roma, 15 ott. (TMNews) – Ha stretto la mano a uno dei naufraghi e poi, in aula, Francesco Schettino ha lanciato nuove accuse al timoniere della sua Costa Concordia, scontrandosi con il parere contrario del gip che non ha accolto la richiesta. Si è conclusa la prima udienza dell’incidente probatorio per il naufragio del Giglio, avvenuto lo scorso 13 gennaio e costato la vita a 32 persone. Respinta dai giudici l’eccezione sollevata dall’indagato numero uno, l’ex comandante Schettino, che aveva chiesto in aula, al Teatro Moderno di Grosseto, che nella maxiperizia si prendesse in considerazione la posizione del timoniere indonesiano, che eseguiva i suoi ordini. Appena prima di urtare contro gli scogli, il timoniere, come si evince dalla scatola nera, non solo “non esegue prontamente quanto ordinato”, ma “sbaglia la direzione di accostata”. Un’udienza già scandita nella prima mattinata dalla stretta di mano tra Schettino e uno dei naufraghi. All’ex comandante si è avvicinata una persona che era a bordo della nave e, Schettino, sul palco allestito ad aula di tribunale, si è alzato in piedi e gli ha stretto la mano, con un breve scambio di parole. “Sì, la verità deve essere appurata” ha detto l’ex comandante. E’ stato uno Schettino “nervoso, agitato, che si morde le unghie e che digita continuamente sulla tastiera del cellulare”, ma anche “terribilmente dispiaciuto”. E’ quello che hanno raccontato alcuni sopravvissuti di nazionalità tedesca. “Schettino si è lasciato salutare, gli abbiamo dato la mano, e ci ha spiegato di sentirsi terribilmente dispiaciuto”. Disappunto poi tra i naufraghi di nazionalità tedesca, perché non c’è traduzione di quanto viene detto in aula né delle registrazioni audio che vengono proposte, con scritte in italiano, dagli schermi allestiti all’interno del teatro. La difesa di Ciro Ambrosio, il primo ufficiale principale indagato dopo Francesco Schettino, ha detto che “l’analisi della scatola nera fornita dai periti del gip di Grosseto non contiene “punti controversi” e tutto è stato registrato con precisione. Per il suo avvocato Salvatore Catalano, la perizia dimostra che “Ambrosio non c’entra nulla” ed “è uno dei tanti ufficiali che si è dato da fare, senza ancora avere avuto l’ordine di abbandonare la nave, per far scendere a terra i passeggeri”. Le 270 pagine della perizia sul naufragio della Costa Concordia sono state consegnate dai tecnici nominati dal gip di Grosseto ai primi di settembre e per questa settimana, saranno l’oggetto della discussione, delle obiezioni e dei botta e risposta tra le parti in causa. Int5

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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