SENSAZIONALE-UNO STUDIO DI RICERCATORI SUDAFRICANI DIMOSTRA CHE GLI ELEFANTI, CON SOLO DUE ORE PER NOTTE, SONO MAMMIFERI CHE DORMONO DI MENO

di Daniele Palazzo

Il mammifero che dorme di meno? Non è il maialetto della classica barzelletta, ma l’elefante. Fino al momento attuale, questi animali, che i bambini di tutto il mondo ma  anche tantissimi adulti hanno scoperto ed imparato ad amare sia a scuola(chi, tra noi, non si è imbattuto nei famosissimi elefanti di Pirro e nelle sue effimere vittorie?) che, soprattutto, attraverso la magica matita di Walt Disney e tanti altri cartoon disegners, erano considerati, oltre che per loro versatilità nello svolgere lavori altrimenti molto difficili ed ostici anche per l’uomo moderno(si pensi che, in India e in buona parte del suo circondario, con speciale riferimento al vasto comprensorio indonesiano, i simpatici sono, addirittura, venerati quali animali sacri), anche e solo come gli esseri viventi più grossi ed impacciati nei movimenti in quanto alla erraferma del Pianeta. Oggi, le cose sono leggermente cambiate. Gli zannuti mammiferi, che tantissimi bastardi, incuranti del fatto che si tratta di esemplari protetti, cacciano senza pietà per il prezioso avorio contenuto nei loro due, lunghi denti, si possono “fregiare” di un nuovo record, quello dei mammiferi che dormono di meno o, se si vuole, di quelli più nottambuli. La notizia è emersa in seguito ad uno studio di ricercatori dell’università sudafricana di Witwatersrand, alla cui conclusione, sembrerebbe potersi affermare che le bestie che qui ci interessano dormano solo due ore e  notte e non già dalle 4 alle 6,  come, finora, si riteneva. Dalle risultanze della ricerca effettuata dagli studiosi, che ha trovato spazio ed esalazione sulla rivista specializzata “Pos One”, pare che i proboscidati presi i esame, che, ci si assicura essere molto rappresentativi del totale, quella delle due ore per notte sia solo una media e che loro cioè gli elefanti, in alcune notti,  possono anche non chiudere occhio fino al mattino, suscitando sane invidie da parte dei nostri giovani, tanto amanti de divertimento notturno proprio della movida. Solo due gli esemplari presi in esame. Prelevati dal Parco Nazionale di Chobe, in Botswana, sono stati dotati di un attigrafo(uno strumento che consente di monitorare il sonno), che è stato posizionato nella proboscide, e di un collare munito di giroscopio, onde poter tracciare le lo posizioni assunte durante il riposo, ed osservati per 35 giorni. Nel corso del monitoraggio, si è constatato che la coppia di pachidermi prescelti hanno dormito, in media, due ore per notte, che, fino a prova contraria, è il tempo di riposo più breve, fino ad adesso, riscontrato in un mammifero terrestre. “ In alcuni giorni, si legge a un comunicato diffuso dal gruppo di ricerca interessato, gli animali non hanno dormito, restando svegli fino a un massimo di 46 ore consecutive e percorrendo distanze considerevoli, di circa 30 chilometri.” Come si può spiegare una cosa del genere? Se lo stanno chiedendo in tanti, praticamente tutti coloro che sono al corrente  della novità. “Per gli esperti, evinciamo ancora scorrendo il citato documento, il fatto più plausibile è che il fatto sia dovuto al disturbo provocato loro dalla presenza di leoni o di bracconieri o di entrambi. Dal monitoraggio, infine, è emerso anche che gli animali non hanno dormito sdraiati tutte le notti.” E, ancora, “gli studi sul sonno degli elefanti in cattività hanno mostrato che dormono dalle 4 alle 6 ore per notte, tuttavia questo studio dimostra che nel loro habitat naturale dormono solo per due ore a notte. Si tratta del sonno più breve di qualsiasi mammifero studiato finora, e la cosa sembra correlata alle grandi dimensioni del loro corpo. Pare, infatti, che gli elefanti entrino in fase Rem solo ogni tre o quattro giorni, il che rende unico il loro sonno.” E, aggiungiamo noi, più che sensazionale lo studio portato avanti dagli studiosi dell’Università di Witwatersrand.

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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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