SOLO UNA CHIESA DI SERVITORI PROMUOVE LA LIBERTÀ

10 aprile 2016: III Domenica dopo Pasqua (C)
Solo una chiesa di servitori promuove la libertà
“Commento di don Franco Galeone”
(francescogaleone@libero.it)
* Il capitolo 21 descrive tre scene: a) la pesca miracolosa, segno della sua presenza efficace: non ci troviamo davanti a un fantasma o un’invenzione o un’allucinazione; b) il banchetto, segno di comunione, di intimità, di realismo perché si tratta di mangiare e bere in compagnia; c) il dialogo tra Cristo e Pietro, con la sua missione, segno della presenza di Cristo nella chiesa, nei successori di Pietro.
* Questa seconda stazione della gioia è la più bella: un racconto fatto di brezza marina, di aria aperta, di sole che sorge sul mare. Gli apostoli sono tornati desolatamente al loro antico mestiere. Ho già detto che, a partire dalla risurrezione, molti cristiani prendono le ferie di Pasqua, si sentono disoccupati. La risurrezione li disorienta; il Signore è lassù, nel cielo, felice, giubilato, pensionato, e loro continuano a vivere quaggiù la loro piccola vita! Gesù raggiunge i discepoli in tutti i luoghi dove si credevano soli, abbandonati, perduti, e li ha dolcemente ricondotti alla fiducia, li ha pazientemente convinti della sua presenza, li ha svegliati alla sua gioia. Appare Cristo risorto e prepara loro qualcosa da mangiare. Il Signore è stato tanto umano e servizievole da preparare loro una colazione. Un buon pranzo, preparato con molto amore per vostro marito, per i vostri figli, può essere un’apparizione del Cristo risorto. Anche qui il Cristo si è fatto riconoscere allo spezzare del pane. Ma questa volta non solo lo ha diviso, lo ha anche fatto cuocere! Insegnamento per quanti devono cucinare, per quanti devono compiere cose che credono profane, e che dovrebbero invece santificare con l’amore.
* Dopo gli anni difficili ed esaltanti al seguito di Gesù per le strade e i villaggi di Palestina, dopo i terribili giorni dell’ultima Pasqua, i discepoli sono ritornati, delusi, alle loro occupazioni giornaliere, a quella vita che pure avevano abbandonata nella speranza di un futuro migliore. Il loro cuore era così oppresso da non accorgersi che Gesù era tra loro, parlava a loro. Come ci somigliano! Anche noi trasciniamo le nostre giornate a capo chino, e spesso non riconosciamo la presenza di Cristo nei piccoli fatti della nostra vita. Ma se l’attesa non sarà del tutto spenta nei nostri cuori, viene il momento di cambiare vita. Perché c’è sempre un lato destro della barca che pullula di pesci. Allora, come Pietro, non avremo neppure la pazienza di accostare, ci getteremo subito in acqua, ascolteremo la voce che ci chiede di amare, senza riserve, ascolteremo soprattutto quel comando che temevamo di non sentire mai più: Seguimi!
* Pasci i miei agnelli! Come sempre, questo suo apparire e questo suo mangiare insieme con noi terminano con una missione. Mi ami, Pietro? Sì? Ebbene, occupati degli altri, va’ dai tuoi fratelli, diventa un altro me stesso. Non sono venuto per essere servito ma per servire. Pietro voleva compiere un’azione di grazie e di adorazione. E il Signore gli comanda: Occupati degli altri, servi i miei fratelli! Ogni autorità deve imitare quella di Cristo, il primato del papa è un primato di funzione e di servizio. Nel cristianesimo non ci sono onori ma responsabilità, non presidenze ma servizi, non posti da coprire ma fratelli da servire, non professionisti di carriera ma dilettanti di amore. Diceva Ignazio di Antiochia che, se primati ci devono essere, uno solo è accettabile: il primato e la presidenza dell’amore! Il titolo più bello con cui i papi hanno firmato i loro documenti è Servo dei servi del Signore.
* Pietro, quando sarai vecchio, stenderai la mani e un altro ti condurrà dove tu non vuoi. Tutto termina con una profezia. Quando era giovane, Pietro faceva ciò che gli pareva, voleva una redenzione senza croce, un’apparizione senza dolore, un regno con una buona sistemazione. Essere adulto in Cristo è accettare di fare la volontà di un Altro, accettare l’apparizione di Dio nella nostra vita così come è, e quest’apparizione non avviene sempre secondo i nostri progetti. Che età avete? Fate quello che volete? Andate dove vi pare? Allora siete molto giovani. Quando sarai adulto in Cristo, un Altro, tanti altri ti prenderanno per mano, ti condurranno là dove non vuoi andare, ma dove un giorno sarai fiero e felice di esservi stato condotto: da quella croce, da quella tomba scaturirà la tua vita. Perché nella sua volontà è la nostra pace. Buona Vita!

סדר סעודת האדון
רומא מנהג לפי
Eucaristia del Signore – Rito romano
Lingua originale di Gesù di Nazaret.
Un tempo di forte spiritualità
per riflettere sul profeta Isaia
אִמְרוּ֙ לְנִמְהֲרֵי־לֵ֔ב חִזְק֖וּ אַל־תִּירָ֑אוּ הִנֵּ֤ה אֱלֹֽהֵיכֶם֙ ה֥וּא יָב֖וֹא וְיֹשַׁעֲכֶֽם ׃
Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete!
Ecco il vostro Dio! Egli viene e vi salverà (Is 35,4).
Ogni ultimo sabato del mese, ore 17.00, presso la
Parrocchia “Gesù Buon Pastore” (Sala G. Moscati) – Caserta –
Prossimo incontro: sabato 30 aprile c.a..
Per contatti: francescogaleone@libero.it

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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