STUDENTI DEL BUONARROTI DI CASERTA A EXPO MILANO 2015

 

Lunedì presenteranno il progetto: “Il paesaggio della vite maritata in Terra di Lavoro”

Una delegazione dell’Istituto Tecnico Statale “Buonarroti” di Caserta composta da venti alunni e quattro docenti, tra cui la dirigente scolastica Antonia Di Pippo, visiterà l’Expo di Milano dal 18 al 20 ottobre prossimo. Tra loro anche i quattordici studenti più bravi del Buonarroti, cioè coloro che hanno avuto le migliori pagelle nell’anno scolastico 2014/2015. In totale saranno una novantina i casertani che partiranno domenica alla volta di Milano. Un folto gruppo costituito anche da delegazioni di alunni di vari istituti della provincia accompagnati dai loro docenti: dieci gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Giordani” di Caserta, diciassette dell’Isis “Matese” di Piedimonte Matese, dieci della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Caserta e dieci anche della Scuola Media “Vanvitelli” di Caserta. Presente nel capoluogo lombardo anche delegazioni del Miur Campania, della Parrocchia Buon Pastore di Caserta e dell’Associazione “Melagrana” Onlus. “La visita all’Esposizione Universale di Milano – spiega la preside – è il frutto di un progetto educativo didattico nato dal concorso nazionale “La scuola per Expo 2015” bandito dal Miur per lo scorso anno scolastico. In particolare l’istituto ha aderito all’ambito concorsuale “Ricerca e valorizzazione di prodotti agroalimentari tipici” con l’interessante e valido e progetto multidisciplinare: “Il paesaggio della vite maritata in Terra di Lavoro”, realizzato da un gruppo di sei alunni degli indirizzi turistico e agrario, coordinato dalle docenti Maria Antonietta Aceto e Carla Raffone. Lunedì mattina 19 ottobre alle 12:30 i ragazzi presenteranno il lavoro al Vivaio Scuola del padiglione Italia della fiera Expo Milano”. “L’obiettivo – sottolinea la professoressa di arte e territorio Aceto – è stato il riconoscimento di un valore culturale alla tecnica vitivinicola dell’alberata aversana ed al paesaggio agrario ad essa legato: in esso, infatti, si ritrova un importante aspetto dell’identità territoriale della Terra di Lavoro, che affonda le sue radici in epoche storiche molto remote e che oggi purtroppo è a rischio di scomparsa”. “Si tratta – chiarisce la docente di geopedologia Raffone – di un particolarissimo modo di far crescere le viti utilizzando come tutori alberi vivi ad alto fusto, anziché paletti secchi, e raggiungendo altezze di quindici metri”. Il progetto multidisciplinare, che ha coinvolto tre alunne del turistico: Elisa Antonelli, Antonella Pisani e Mariagiovanna Silvano della V B, e tre studenti dell’agrario ex V A che si sono diplomati lo scorso anno: Alfonso Cenname, Raffaele Turino e Alfredo Uttieri – aggiunge il capo d’istituto – ha trovato fondamento didattico – metodologico nella ricerca-azione e nell’approccio laboratoriale, come percorso di apprendimento flessibile che integra attività in aula a quelle pratiche e sperimentali, percorsi che, tra l’altro, sono sperimentati e messi in atto quotidianamente al Buonarroti di Caserta. Vari soggetti esterni all’istituzione scolastica hanno collaborato alla costruzione del percorso educativo: l’Associazione Italia Nostra, che già in passato si è occupata attivamente della salvaguardia delle viti maritate, con Rosaria Jacono ex funzionaria della Sovrintendenza Bapsae, esperta di cartografie storiche e documenti d’archivio su tutto il territorio casertano; l’azienda vitivinicola “I Borboni” di Lusciano, una delle poche aziende che producono il vino Asprinio da alberate. La prima fase del progetto è stata una ricerca storica sulle viti maritate basata su varie fonti, sia dirette che indirette: iconografia, documenti d’archivio, foto d’epoca, manuali antichi, testimonianze letterarie. La seconda fase ha riguardato gli aspetti tecnici della coltivazione dell’uva Asprinio su viti maritate, le caratteristiche del processo di vinificazione e lo studio degli strumenti di tutela attuali e possibili. Un filmato documentario di sintesi è stato prodotto dagli alunni del Buonarroti ed è visibile sul sito web della scuola. La presentazione del lavoro avverrà lunedì prossimo al Vivaio Scuola del Padiglione Italia alla presenza della folta delegazione casertana e di tanti altri ospiti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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