+ VANGELO (Gv 14,1-6)

Venerdì 17 maggio 2019

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 14,1-6)

Io sono la Via, la Verità e la Vita.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate Fede in Dio e abbiate Fede anche in Me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con Me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù si trova nel Cenacolo, è la sera del Giovedì Santo. Tommaso sorprendentemente pone una domanda dopo avere ascoltato per tre anni gli insegnamenti di Gesù: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la Via?». Qui Tommaso mostra di non avere assimilato la dottrina rivelata dal Signore, nonostante i lunghi insegnamenti.

Tommaso non riusciva a fare di più per la poca disponibilità a rivedere i propri convincimenti e preferiva rimanere incoerente.

Diversamente da Tommaso, ognuno di noi è aiutato da duemila anni di storia del Cristianesimo e conosce le meraviglie compiute da Gesù, raccontate da milioni di scrittori e di omelie che i grandi Santi hanno predicato ovunque.

Solo Tommaso pone questa domanda che lascia Gesù amareggiato, forse anche nei cuori degli altri dieci c’è l’incertezza del luogo e di come ricongiungersi dopo avere ascoltato le parole sicuramente misteriose.

Il dubbio manifestato da Tommaso è grave ma Gesù lo perdona, lo fa passare prima da una umiliante purificazione con la sua assenza nella prima apparizione agli Apostoli. Tommaso viene considerato da Gesù ancora non degno di vederlo glorioso insieme agli altri. Dovrà compiere una revisione interiore, dovrà riflettere sulle parole degli altri, pieni di gioia per la conferma arrivata dalla visione del Maestro.

Non è grave se un dubbio sulla Parola di Dio arriva alla mente, lo è quando lo accogliamo e dubitiamo con lucida convinzione. La mancanza di Fede è rivolta in ultima analisi al Signore, ogni dubbio su qualcosa presente nel Vangelo è indirizzato a Colui che lo ha rivelato.

Chi rimane nel dubbio non solo non cresce interiormente, ma cade di continuo e arriva a non pregare più o a farfugliare le preghiere. Quindi, qui trionfa la mancanza di fiducia in Gesù, anche se non espressa o non ravvisata lucidamente. Ma l’anima che ha assorbito anche un solo dubbio, è spiritualmente spenta, atrofizzata.

Se noi ci fidiamo poco di Gesù, ci comportiamo da perfetti estranei e Lui non ascolta le nostre biascicate preghiere. Non le può ascoltare perché non c’è amore verso Lui e la condizione è la Fede in Lui, credere fermamente che Lui è veramente Dio e tutto quello che ha rivelato nel Vangelo è autenticamente divino!

Dobbiamo conoscere bene la Santissima Umanità di Cristo, è indispensabile meditare con interesse ogni giorno il Vangelo.

Dobbiamo permettere a Gesù di continuare a vivere la sua Vita nella nostra vita. Ma ciò non è possibile se non attraverso la conoscenza di Cristo, che si acquista leggendo e rileggendo il Vangelo, meditandolo assiduamente nella preghiera.

Non è sufficiente avere un’idea generica dello Spirito di Gesù; bisogna imparare da Lui dettagli e atteggiamenti. E, soprattutto, bisogna contemplare il suo passaggio sulla terra, le sue orme, per trarne forza, luce, serenità, pace.

Quando si ama una persona si desidera sapere anche le piccole cose della sua esistenza, del suo carattere, per avvicinarsi affettuosamente il più possibile. La meditazione costante e impegnata della storia terrena di Gesù, dalla nascita nel Presepe fino alla Morte e alla Risurrezione, accresce un amore sconfinato e primario verso Lui. Così hanno fatto tutti i Santi e quelle Anime Sante che sono in Paradiso.

Vogliamo identificarci con il Signore, perché la nostra vita, che si svolge tra varie attività, sia un riflesso della sua!

Gesù è la Via e ci indica sia il cammino spirituale per seguire la sua Legge di amore, sia per scegliere il Bene e ciò che giova.

Si commettono meno errori quando si prega prima di determinate scelte, di rispondere alle richieste degli altri, di ogni circostanza della vita. C’è bisogno di Gesù per capire come agire nella vita, cosa fare in quasi tutte le situazioni in cui prevediamo conseguenze imprevedibili o dannose.

Sta succedendo di tutto in questa società senza valori. Avvengono litigi e divisioni dove è assente la verità, e avvengono per la mancanza dei valori morali. Senza Gesù non c’è verità, solo chi Lo segue conosce quella Verità che poi si applica sempre e si è sicuri di non sbagliare.

La vita per molti è solo un passaggio e dopo la morte non c’è più nulla. Teoria falsa sostenuta anche da quanti nella Chiesa affermano che non esiste l’inferno e che le anime non meritevoli del Paradiso si dissolvono… In che senso si dissolvono?

Così molti cristiani tiepidi e tutti i non credenti che ascoltano le contraddizioni di prelati e sacerdoti, vogliono restare lontani dalla Chiesa…

Molti riflettono sulla vita quando si preoccupano di perderla e fanno anche tante promesse a Gesù e alla Madonna di conversione e di allontanamento dai peccati. Cosa molto buona sono questi propositi, ma bisogna metterli in pratica subito e poi quando si è superata la fase critica!

La vita è dono di Dio ma moltissimi uomini e donne vivono nella sottintesa convinzione di essere viventi per proprie capacità o per avere deciso di nascere prima ancora del concepimento, quando ancora non esistevano. Molte convinzioni sulla vita sono insensate e contraddittorie.

Si seguono teorie stravaganti sull’inizio della vita e dell’universo per negare l’esistenza di Dio e quietare una coscienza alterata.

La vita è un dono e non possiamo rovinarla con quanto non è dignitoso. La nostra vita è di una eccezionalità unica se l’uniamo a quella di Gesù.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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