+ VANGELO (Gv 1,47-51)

Giovedì 29 settembre 2016

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

 

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

 

+ VANGELO (Gv 1,47-51)

Vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità Io vi dico: vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Negli ultimi decenni lo sforzo dei modernisti cercano sempre senza posa di eliminare il soprannaturale dalla nostra dottrina, così si è anche riversato sull’esistenza degli Angeli. Nei seminari e nelle facoltà di Teologia, l’Angelologia è bandita da oltre quarant’anni con la grande soddisfazione di quanti sono animati da un forte prurito di novità.

Il Signore ci ha fatto già conoscere attraverso San Paolo questi tempi: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie” (2 Tm 4,3).

I cattivi maestri non trasmettono più la Parola di Dio come è stata tramandata, la manipolano ed eliminano quanto non piace.

Così ci ritroviamo una Chiesa infestata da un potentissimo virus che si nutre della falsità dei cattivi maestri e quanto viene divulgato in ogni luogo, accresce la sua potenza. Questo virus si annida dove c’è la mentalità del mondo, capricciosa, invidiosa e insincera.

Non devono abbattersi i cristiani che si riconoscono deboli e si impegnano sinceramente per evitare soprattutto le occasioni di peccato e i peccati stessi. Questi cristiani devono restare nella gioia intima e continuare a vigilare per non lasciarsi vincere dai pensieri di invidia e di orgoglio.

Praticamente nulla di questa società aiuta i cristiani che vogliono salvarsi l’anima e che in questa vita vogliono ricevere mille Grazie da Gesù.

I cristiani lottano con lo spirito contro tantissimi nemici, molti sono invisibili e non mi riferisco a satana e ai suoi amici falliti, i diavoli. Ci sono molti nemici mimetizzati, nascosti in famiglia, tra i parenti, amici e colleghi. L’aspetto che mette un po’ di preoccupazione a chi ancora si spaventa delle diffamazioni, è l’imprevedibilità e il nascondimento dei nemici.

Molto spesso non si conoscono neanche le attività dei nemici e i loro atteggiamenti si manifestano nelle parole ambigue.

Bisogna fuggire quelle persone che sottilmente insinuano falsità contro gli stessi familiari e i parenti, anche se rimane fastidioso lavorare con colleghi poco sinceri. Ma bisogna pregare per loro ogni giorno. È tangibile la difficoltà che hanno i cristiani autentici, nelle relazioni con quanti amano agire con cattiveria per danneggiare gli altri.

È assente in essi lo Spirito di Dio, e di conseguenze non c’è neanche la presenza di San Michele Arcangelo e degli Angeli Custodi.

Michele Arcangelo e gli Angeli Custodi rimangono a vegliare su tutti, ma è una presenza inoperosa per il rifiuto che esprimono le persone che conducono una vita dissipata, e purtroppo molti si considerano maestri.

Non comprendono che si privano degli aiuti enormi dell’Angelo Custode presente accanto ad ognuno fin dal concepimento, e desideroso di dare tanti aiuti per permettere e facilitare la salvezza eterna.

È ancora più dannoso non ricorrere a San Michele Arcangelo, Principe dell’Esercito Angelico. Egli è il terrore dei diavoli, ed è sufficiente pronunciare il suo Nome quando si viene attaccati da una tentazione, per fare svanire tutto. Non appena Lo preghiamo, satana e i suoi soci falliti sono costretti a scappare e a non tentare più, almeno per un po’.

Intanto, la massoneria ecclesiale è riuscita negli anni del Concilio Vaticano II a eliminare la preghiera a questo potentissimo protettore che si recitava da tanto tempo al termine della Santa Messa.

Perché eliminarla se la sua recita impiega su per giù un minuto? Perché ignorare Colui che fa tremare l’inferno e negli esorcismi tutti i diavoli scappano non appena si pronuncia il suo Nome? Dobbiamo riportare la preghiera a San Michele Arcangelo al termine della Messa, anche se in modo personale. Recitiamola con amore perché è un potentissimo esorcismo!

Sappiamo cosa sta succedendo nella Chiesa e noi siamo molto attenti nel difendere la nostra Fede, noi seguiamo solo la sana dottrina della Chiesa. Non ci devono spaventare né condizionare i fermenti protestanti presente all’interno della Chiesa, perché siamo abbastanza lucidi per ricordare che Gesù Cristo vede e ascolta tutto, e ad ognuno da il premio che merita. O lo lascia al destino infernale che ha scelto liberamente.

Ogni giorno dobbiamo invocare San Michele molte volte e Lui ci fa capire che ascolta, è presente e ci aiuta. È necessario il suo potente aiuto.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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