+ VANGELO (Gv 16,29-33)

Lunedì 9 maggio 2016
VII Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 16,29-33)
Abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che Tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma Io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Stiamo completando la spedizione delle immagini della Madonna, un impegno molto dispendioso e anche molto ostacolato da contrattempi prolungati e che si risolvono con la preghiera.
Non solo i contatti con le Poste hanno fatto ritardare le spedizioni, maggiormente hanno influito gli strani imprevisti o inconvenienti pratici che in realtà si verificano sempre, quando si compie un forte apostolato con la diffusione di oggetti sacri. La reazione dei diavoli è feroce ma tutto viene controllato dal grande San Michele Arcangelo.
Se non avessimo accanto gli Angeli Custodi, i diavoli avrebbero tutta la libertà di agire con violenza e di schiacciarci inesorabilmente.
La devozione a San Michele e agli Angeli Custodi è determinante, soprattutto oggi per gli attacchi che arrivano da più parti.
La diffusione degli oggetti sacri, i libri spirituali fedeli alla sana dottrina, i commenti al Vangelo fanno soffrire e ansimare di continuo tutto l’inferno. I diavoli possono agire in uno spazio delimitato, non possono nulla se rimaniamo protetti perché preghiamo, non riescono a vincerci se nelle tentazioni invochiamo aiuto, nelle sofferenze non ci abbattiamo, nelle persecuzioni invidiose perdoniamo e amiamo tutti.
Quindi, l’invio delle immagini della Madonna ha dovuto superare più fasi di contrattempi, inoltre abbiamo chiesto in tipografia e poi è stata applicata su ogni immagine la frase: “Recitate il Santo Rosario ogni giorno”.
Ho voluto fermamente mettere queste parole per far ricordare a tutti quelli che osservano l’immagine, che è assolutamente necessario -oggi come mai prima-, recitare il Santo Rosario ogni giorno e chiedere aiuto alla Madre di Dio.
Queste immagini le avevo fatte stampare diversi anni fa e venivano date ai parroci o ai loro collaboratori per diffonderli tra i parrocchiani e così appendere in tutte le case questa bellissima e miracolosa immagine. Il motivo era quello di salvare le famiglie, aiutare i componenti a resistere e a compiere un cammino insieme alla Madonna.
Moltissimi hanno testimoniato che pregando dinanzi questa immagine hanno ricevuto Grazie insperate, chi ha trovato lavoro, molte coppie hanno ritrovato l’intesa, molti giovani hanno smesso di usare droghe e bere molto alcool, i figli sbandati sono diventati buoni per le preghiere di molti genitori pieni di Fede.
Queste immagini poi sono rimaste diversi anni ferme e bisognava diffonderle per invitare alla preghiera le famiglie, per questa ragione in ogni pacco ho fatto inserire più poster: tutti voi che le avete richieste siete chiamati a donarle ai parenti, amici, conoscenti, suggerendo con affabilità e convinzione che è indispensabile oggi pregare la Madonna e consacrarci al suo Cuore Immacolato.
Le richieste arrivate sono state molte e altre ne arriveranno, perché pubblicherò le testimonianze di quanti hanno ottenuto Grazie, aiuti, benedizioni pregando dinanzi questa immagine benedetta. Poi c’è una curiosità che vi spiego.
Diverse immagini presentano piccoli punti bianchi, si potrebbe pensare all’umidità ma il magazzino è ventilato, perciò rimangono un po’ inspiegabili. In queste immagini i puntini o chiazze che però non deturpano l’immagine, danno al poster un senso di antichità. Questi punti bianchi rendono l’immagine di vecchia data e quindi eccellente, come se si trattasse di un quadro antico conservato in soffitta, come lo era il quadro della Madonna di Pompei.
Non paragono assolutamente il quadro di Pompei con l’immagine che voglio diffondere ovunque per fare conoscere e amare la Madonna, però non siamo noi a determinare la preziosità di un oggetto sacro, noi possiamo solo venerare l’immagine della Madre di Dio e chiedere le Grazie sospirate.
La Vergine Santa però può liberamente trasmettere quanto vuole e come vuole ad una determinata immagine o luogo di preghiera.
Non siamo certo noi a determinare ciò che deve fare la Madonna, come e quando. Noi siamo figli e servi suoi, di Colei che tutto ci dona.
Brevemente vi descrivo cosa avvenne oltre quindici anni fa quando facevo girare in circa dieci città italiane, per le famiglie le statue della Madonna della Medaglia Miracolosa. Le statue alte un metro e venti rimanevano una settimana nelle famiglie, le compravano i gruppi di preghiera mentre io avevo ottenuto dalla ditta che le produceva uno sconto di metà prezzo rispetto i rivenditori e il pagamento molto ridotto lo facevano i gruppi direttamente alla ditta.
Ogni giorno si svolgevano più incontri con la recita del Santo Rosario e la lettura di una mia meditazione in cui spiegavo le ragioni per venerare la Madonna e l’importanza del Santo Rosario.
Avevo scritto che da parte mia c’era la certezza che in ogni casa la Madonna avrebbe elargito Grazie anche importanti. Io mi impegnavo e se non fosse avvenuto nulla avrei perduto ogni credibilità.
Invece, in ogni famiglia durante la settimana di preghiera, avvenivano molte Grazie, anche miracoli e il fervore era elevatissimo, per le meraviglie che compiva l’Immacolata. Ci sarebbero da raccontare incredibili miracoli da far accapponare la pelle. Potrei riportarli in un libro.
La stessa cosa vi dico riguardo queste immagini che sto diffondendo: pregate con piena fiducia di ottenere dalla Madonna quanto giova alla vostra anima e l’otterrete. Io vi aiuto ogni giorno e sostengo le vostre richieste, per ricevere ciò che giova alla vostra salute fisica e spirituale.
Il Volto della Madonna è diretto a guardare i presenti. In qualche immagine si trovano alcuni puntini bianchi che sembrano piccole chiazze, e non è un disturbo alla preghiera, ci mancherebbe, anzi, deve spingervi a concentrarvi su Colei che tutto può.
Chiedetele tutto quello che vi necessita, le immagini sembrano più antiche e quindi maggiormente impregnate di preghiera.
Davanti tutte queste immagini ho pregato, c’è impressa una lunga preghiera in queste immagini, inoltre le ho sempre benedette e nelle preghiere ho chiesto umilmente alla Madonna di aiutare tutte quelle famiglie che l’avranno nelle loro case.
Come dicevo, il quadro di Pompei era inguardabile quando lo trovò colui che sarebbe diventato Beato Bartolo Longo, era pieno di sporcizia e malridotto. Nessun parroco lo avrebbe esposto anche dopo una buona pulita.
Eppure la Madonna proprio con quella immagine piena di lordura e poi ripulita, in tutti questi decenni ha cambiato la vita a centinaia di milioni di devoti e ha diffuso potentemente il Santo Rosario nel mondo.
Riassumo. Quando il convertito avvocato Bartolo Longo si mise alla ricerca di un’immagine della Madonna, trovò una tela invecchiata ed inguardabile che rappresentava la Vergine Maria. La prese da un convento delle Suore di Napoli perché non ne trovava una buona e la portò a Pompei dove venne restaurata. Leggiamo da una biografia questo passaggio:
«L’incontro con Pompei. Il primo vero contatto di Bartolo Longo con i pompeiani avvenne nel 1872, quando egli si recò nella Valle di Pompei per sistemare i rapporti economici tra la contessa De Fusco e gli affittuari dei suoi possedimenti. In tale occasione ebbe modo di notare lo stato di abbandono in cui i circa 1.000 abitanti della zona vivevano e notò in quale stato di rovina si trovava la Parrocchia del SS. Salvatore, umile e antica Chiesa, le cui origini risalivano al 1093, ed intorno alla quale si raggrupparono i primi abitanti dell’Agro pompeiano.
Un giorno, vagando per quei campi, in contrada Arpaia, Bartolo sentì una voce misteriosa che gli diceva: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”. E subito dopo udì l’eco di una campana lontana, che suonava l’Angelus di mezzogiorno; egli allora si inginocchiò sulla nuda terra a pregare fino al raggiungimento di una grande pace interiore, mai provata prima.
A quel punto ebbe ancora più chiara la missione da compiere. Iniziò così a progettare la costituzione di una “pia società” intitolata al Santo Rosario, da realizzarsi proprio lì, in quella valle abbandonata.
Il quadro della Madonna. Nei tre anni successivi tornò tra i pompeiani più volte per diffondere la devozione al Santo Rosario, ma ben presto si rese conto, che a tale scopo, gli occorreva un quadro della Madonna del Rosario, dipinto ad olio, come si confaceva meglio all’uso liturgico.
Il 13 novembre 1875 si recò così a Napoli avendo in mente di acquistarne uno già visto in un negozio, ma le cose non andarono come egli aveva pensato. Per puro caso infatti incontrò in Via Toledo Padre Radente che allo scopo gli suggerì di andare al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere, in suo nome, a Suor Maria Concetta De Litala un vecchio quadro del Rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima.
Bartolo seguì tale suggerimento, ma fu presto preso da sgomento quando la suora gli mostrò il quadro: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, che mancava in più parti di pezzi di colore, con la Madonna in atteggiamento antistorico, cioè con la Vergine che porge la Corona a Santa Rosa, anziché a Santa Caterina da Siena, come nella tradizione domenicana.
Bartolo Longo fu sul punto di declinare l’offerta, ma ritirò comunque il dono per l’insistenza della stessa suora.
Nel tardo pomeriggio del 13 novembre 1875, l’immagine della Madonna giunse così a Pompei, su un carretto guidato dal carrettiere Angelo Tortora e altre volte adibito al trasporto di letame.
Fu scaricata con la sua lurida copertura di fronte alla fatiscente Parrocchia del SS. Salvatore, dove ad aspettarla c’erano l’anziano parroco Cirillo, Bartolo e altri pochi abitanti. Lo sgomento iniziale di Bartolo colse anche tutti gli altri presenti quando, tolta la coperta, fu mostrato il quadro.
Furono tutti d’accordo che l’immagine non si poteva esporre, per timore di interdetto, prima di un restauro anche solo parziale. Al primo restauro, nel corso degli anni, ne seguirono altri e per i primi tre anni il quadro fu esposto nella Parrocchia del SS. Salvatore».
Dopo il restauro l’immagine divenne meravigliosa come la conosciamo oggi. Noi invece abbiamo l’immagine della Madonna della Medaglia Miracolosa e la veneriamo così come è stata preparata.
Mettete l’immagine in un luogo ben visibile e più frequentato delle vostre case e promettete di recitare ogni giorno il Santo Rosario davanti all’immagine, chiedendo Grazie per voi e i vostri familiari, pregando molto per me, senza dimenticare la Chiesa e l’Italia.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *