+ VANGELO (Gv 20,11-18)

Martedì 18 aprile 2017

 

Martedì fra l’Ottava di Pasqua

 

+ VANGELO (Gv 20,11-18)

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due Angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il Corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Spesso vi presento la grande importanza degli Angeli Custodi e soprattutto di San Michele Arcangelo, vengono considerati indispensabili per il nostro cammino spirituale. Loro fanno tremare i diavoli e ci proteggono da tantissimi attacchi e pericoli. Non si approfondisce mai abbastanza la devozione che bisogna nutrire per questi straordinari Messaggeri di Dio.

Il modernismo teologico nella Chiesa non accetta la devozione agli Angeli come non ha alcuna affezione verso l’Eucaristia, per dire come sono messi male i seguaci di questa eresia. Si tratta di una pericolosa eresia che si è sviluppata invece di arrestarsi, dopo la condanna di un Papa Santo, San Pio X, il quale comprese subito la minaccia per la nostra Fede.

Il Sant’Uffizio emanò una chiarissima condanna del modernismo con il decreto “Lamentabili Sane Exitu” del 3 luglio 1907, approvato da Papa Pio X, ribattendo ben sessantacinque affermazioni tratte da pubblicazioni di autori ritenuti modernisti. Teologi, prelati e sacerdoti già novelli Lutero che si cimentavano ad inventare nuove teorie mossi da un relativismo fanatico.

Il relativismo è una posizione filosofica che nega l’esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva. È l’atteggiamento del pensiero che considera la conoscenza come incapace di attingere una realtà oggettiva e assoluta.

San Pio X intervenne con grande determinazione per bloccare l’eresia del modernismo, indicato da lui come la “sintesi di tutte le eresie”.

Dopo la prima condanna del Sant’Uffizio, Pio X promulgò l’enciclica “Pascendi Dominici gregis” dell’8 settembre 1907, per offrire una sistematica e articolata descrizione del modernismo, quale non si ritrovava in alcuno degli scritti dei principali protagonisti del riformismo religioso cattolico.

Da quella enciclica sono passati 110 anni e il fenomeno si è esteso ampiamente nella Chiesa, si può considerare che circa il 75% di sacerdoti e religiosi sono in qualche modo riempiti di teorie moderniste, senza contare la dottrina protestante che serpeggia un po’ ovunque. San Pio X diede una spiegazione opposta alle tesi dei modernisti e condannò le principali tesi della “sintesi di tutte le eresie”.

Hanno eliminato la devozione agli Angeli per la loro incapacità di elevarsi spiritualmente, ma molti di loro in passato credevano agli Angeli, pregavano San Michele, seguivano la Fede della Chiesa. Quale corto circuito è avvenuto in essi? Qualcosa di terribile è evidente, per arrivare a negare quanto in passato credevano e seguivano con convinzione.

Se pensiamo che questi incalcolabili modernisti presenti nella Chiesa hanno contatti con centinaia di milioni di cattolici, si comprende la ragione dell’indebolimento della Fede dei credenti e l’accrescimento della crisi religiosa come mai si è verificato nella storia.

Questa è la ragione dei ripetuti e sempre meravigliosi appelli di Gesù e della Madonna ad una umanità senza valori e lontana da Dio.

Loro continuano ad istruire i cattolici desiderosi di conoscerli e di avanzare nella Fede.

I messaggi dati a Luz de Maria sono straordinari e solo chi non ha discernimento non riesce a capire la portata delle parole. Il messaggio dato da Gesù il 2 aprile 2017 è molto profondo e già questo è la prova che solo Dio può rivelare a Luz de Maria queste parole. Solo ai grandi mistici Gesù ha parlato come in questo messaggio che invierò presto.

Domenica scorsa ho scritto che non bisogna perdere tempo nell’attuare la vera conversione, oggi è stato pubblicato il messaggio della Madonna dato proprio domenica, ed Ella invita ancora ad una veloce conversione. “Pregate figli Miei, pregate affinché ciascuno si penta dei propri errori, prima che cali la notte”.

Ciò che si nota in questo mondo, è una irremovibilità da parte di molti nel mantenere vivo l’orgoglio, nell’agire in modo irriflessivo, seguendo esclusivamente i pensieri che si ritrovano nella mente. Questo è l’atteggiamento che Gesù rifiuta perché non c’è umiltà e la loro guida non è lo Spirito Santo, né un Sacerdote.

Molti cattolici seguono il loro orgoglio e non comprendono la pericolosità dei loro comportamenti. Non si conoscono interiormente e sbagliano di continuo, convinti di fare bene, oppure se ne rendono conto e rimangono indifferenti invece di trovare i giusti rimedi per entrare nel giusto cammino spirituale.

Gli errori li ripetono per la mancanza di discernimento e una viva improvvisazione, come anche una razionalità opposta alla Fede.

Ecco cosa ha detto la Madonna a Luz de Maria l’1 marzo 2017:

«Questa generazione più di qualsiasi altra, ha l’urgenza di un cambiamento interiore, dentro il quale ci siano: sincerità, buone intenzioni, disposizione, verità, sacrificio, carità, perdono, amore e pace, di modo che vi possiate rincontrare con Mio Figlio e Lo conosciate, Lo conosciate e Lo amiate.

In questo momento sono tanti quelli che non conoscono Mio Figlio e molti anche quelli che si allontanano da Lui, perché non riescono ad amare Colui che non conoscono.

Trovo che ci sia molta ipocrisia nelle preghiere cariche di parole vane, senza sentimento né sincerità, di coloro che dicono di essere vicini a Mio Figlio e di alcuni dei Miei figli prediletti che non penetrano nel Mistero Spirituale che si commemora a partire da questo giorno, che non predicano il ritorno al Vangelo.

Questo momento di penitenza non viene vissuto nel suo vero significato, né con un vero pentimento o con una necessaria conversione, al fine di ritornare a Mio Figlio.

Prego i Miei figli prediletti (i Sacerdoti) di prendersi carico del Popolo di Mio Figlio, di modo che non prendano alla leggera questo momento di Eterno Presente dell’esistenza dell’uomo: Dio, l’Alfa e l’Omega».

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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