+ VANGELO (Gv 3,1-8)Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel Regno di Dio.

Lunedì 17 aprile 2023

II Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 3,18)

Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel Regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra gli ebrei duemila anni fa c’erano quelli più spirituali che si ponevano il problema della salvezza, era difficile trovarli tra i farisei e quelli del Tempio, solo Dio era a conoscenza di quanti si impegnavano nell’osservanza dei Dieci Comandamenti.

Tra questi c’era Nicodemo, un dottore della Legge, fariseo e membro del Sinedrio. Una personalità ben vista nonostante la sua appartenenza ai farisei, un uomo sincero e alla ricerca della Verità. Volle incontrare di notte Gesù per non essere visto e pose domande cariche di apprensione per la sua salvezza eterna.

L’introduzione nel loro colloquio è di Nicodemo con parole improntate sulla riverenza sincera ed esprime lodi di fedeltà a Gesù.

«Rabbi, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con Lui».

Mi piace molto questo dialogo tra i due per l’atteggiamento dolce e le risposte più teologiche di Gesù, almeno questo si coglie dalle parole dette a Nicodemo. Il Signore era contento della ricerca sincera del fariseo, vedeva però in lui la necessità di una purificazione da compiere e lo volle scuotere con parole che indirizzavano verso una conversione completa.

«In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio».

Rinascere nello Spirito, questa è la condizione per fare parte del Regno di Dio. Parole profonde e da scoprire soprattutto per un fariseo abituato a tutt’altra dottrina, Gesù questo lo sapeva bene e per questo con lui utilizzava un linguaggio più esigente. Lo volle scuotere per salvargli l’anima.

Le parole di Gesù lo turbarono e Nicodemo si convertì pienamente, poi diventerà Santo e la festa di San Nicodemo è il 31 agosto.

L’atteggiamento di Gesù deve farci capire che Lui non è Misericordia buonista, non è un Dio che dona la sua Misericordia a chicchessia, anche a chi non la cerca o non è pentito della sua vita scandalosa. Nicodemo era un profondo conoscitore delle Scritture e non gli sfiorava l’idea di modificarle, così Gesù in lui trovò un terreno buono per seminare la Verità.

I frutti furono abbondanti, Nicodemo divenne vero seguace, si è interessato del Corpo di Gesù per la sepoltura, insieme a Giuseppe d’Arimatea.

A tutti e due che si trovavano in compagnia del buon Mannaen, Gesù apparve dopo la sua Risurrezione e disse poche parole ai tre, lodando la Fede di Mannaen e invitando gli altri due a purificarsi per diventare mondi. Una apparizione che ha ulteriormente confermato ai due dottori della Legge la Divinità di Gesù Cristo. Si trova negli scritti rivelati a Maria Valtorta.

Nicodemo nel dialogo mostra la convinzione che Gesù era stato inviato da Dio e non era semplice per un fariseo. Era invece tormentato sull’identità del Messia. Per arrivare alla verità doveva accettare Gesù come Figlio di Dio e questo lo avrebbe condotto alla piena conversione. Ecco perché Gesù gli parlava di una nuova rinascita dall’alto.

Nicodemo in buonafede credeva di essere puro, per Gesù doveva purificarsi come anche Giuseppe d’Arimatea, e questo avvenne per entrambi, infatti, oltre Nicodemo anche Giuseppe è stato canonizzato dalla Chiesa e la sua festa è nello stesso giorno, il 31 agosto.

Sono Santi non per aver dato una santa sepoltura a Gesù nel sepolcro nuovo di Giuseppe, la loro canonizzazione si deve al cammino di conversione e di santità intrapreso dopo la Risurrezione di Gesù, obbedendo agli insegnamenti del Maestro.

Nicodemo compare tre volte nel Vangelo di San Giovanni:

ascolta l’insegnamento di Gesù (3,1-21);

interviene in sua difesa quando i Farisei vorrebbero farlo arrestare (7,45-51);

aiuta Giuseppe d’Arimatea a deporre il Corpo di Gesù nella tomba (19,39-42).

Si trova sul Golgota insieme a Giuseppe e dopo la deposizione del Signore dalla Croce e il trasporto nel sepolcro, egli porta Â«una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre» per la preparazione del Corpo di Gesù (Gv 19,39), una grande quantità, pari a circa 30 kg di oggi. In quel tempo questa quantità era utilizzata per la sepoltura di un re.

Nicodemo è un vero convertito, ma lo divenne per le parole profonde, esigenti, elevate che gli disse Gesù. Alle rigorose parole, Nicodemo rimase sbalordito e rispose: Â«Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».

Non comprese subito che Gesù si riferiva alla rinascita spirituale, al disprezzo del proprio egoismo e dell’orgoglio per vivere nella Volontà di Dio.

Gesù parla a tutti noi di nuova rinascita con una nuova mentalità che avviene nello Spirito di Dio, e deve comportare l’annullamento o almeno un forte indebolimento del proprio orgoglio e delle vanità che sono inutili davanti a Dio, anzi sono dannose e causa di impedimenti per ricevere qui gli aiuti Divini e poi la vita eterna.

Nicodemo accolse con grande premura le indicazioni date da Gesù e iniziò un cammino di trasformazione interiore perché volle rinascere nello Spirito di Dio. Solo questa rinascita indica la vera conversione, una rinascita che porta alla morte del proprio orgoglio. Solo quelli che compiono questo passaggio sono veri seguaci di Gesù Cristo.

Questo è l’autentico Vangelo, forse qualcuno non accetterà questo cammino da compiere ma è il Vangelo, e se non accettano il Vangelo di Gesù rimane inutile illudersi di essere cattolici.

Seguire sinceramente Gesù deve comportare la rinuncia alla mentalità vecchia, ed è il cammino che hanno compiuto tutti i Santi, nessuno escluso. Non è facile e non avviene in poco tempo, bisogna però iniziare a rivedere i pensieri, poi i comportamenti e il linguaggio. Chi cambia, scopre la vera gioia e la pace, ama davvero Gesù e riceve con facilità le Grazie.

CHI INVECE RIMANE CON LA VECCHIA MENTALITÀ NON HA DISCERNIMENTO, È SEMPRE CONFUSO E FA LE SCELTE OPPOSTE ALLA VOLONTÀ DI GESÙ.

QUESTO VUOLE SATANA E INGANNA CON ESTREMA FACILITÀ I CATTOLICI SUPERCONVINTI DELLE LORO OPINIONI.

DIVENTANO TESTARDI NELLE LORO COSE, INCAPACI DI CAPIRE I SEGNI DI DIO. SOLO SE C’È UMILTÀ E FIDUCIA, GESÙ AIUTA E GUIDA VERSO LA SCELTA MIGLIORE, QUELLA CHE SALVA E DÀ VITA.

Rinascere comporta una nuova vita interiore, nuovi pensieri, la volontà di vincere i vizi per far trionfare le virtù. Questo è il vero cammino.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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