+ VANGELO (Lc 12,1-7)

Venerdì 20 ottobre 2017

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 12,1-7)

Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli avvertimenti di Gesù sono sempre attuali, oggi ci dà un consiglio sull’agire umano, molti conoscono la pericolosità di questo vizio ma lo dimenticano in fretta, soprattutto quando si dialoga e ci si considera superiori all’interlocutore. È la persona che vuole dare un’immagine diversa di sé.

“Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”.

Il lievito fa pensare subito al fermento della pasta, nel suo discorso Gesù dà altre definizioni: è falsità, superbia, doppiezza.

È sempre un fermento ma interno alla persona, di natura spirituale che coinvolge spirito e corpo. Questo fermento interiore causa una elevata tensione per il raggiungimento di ambiziose posizioni anche in un recinto limitato, anche posti di comando che contano, oppure per danneggiare in qualche modo gli altri.

La persona così disturbata vive in una intensa tensione psichica e fisica, ma riesce ad assorbire questo turbamento per la finalità del suo piano malizioso. La falsa gioia che crede di possedere e di provare si tratta in realtà di una esaltazione elettrizzante, che in qualche modo placa tutta la tensione.

La società è invasa da persone che pensano in un modo e parlano con parole diverse, sorridono e con i pensieri maledicono, dicono di condividere qualcosa di natura affettiva o lavorativa e progettano contemporaneamente come “pugnalare” l’altro/a, anche solo per la contrarietà in una sola circostanza.

Si dimentica subito tutto il passato, la condivisione di gioie e dolori se si tratta di una coppia, di lavoro prodotto in mezzo a mille difficoltà.

Siamo accerchiati da persone che amano far lievitare interiormente pensieri, stile di vita e un modo di essere opposti alla morale di Gesù. Si comportano con sottile ipocrisia e sono convinte di mascherare bene tutto quel mondo negativo e cattivo che le pervade.

Non intendo quell’atteggiamento esteriore che alle volte si assume per non dispiacere gli altri, il sorriso quando si sta male, la parola gentile quando si ha il mal di testa, la serenità quando si è acceso un nervosismo improvviso. Questi modi si configurano come gesti virtuosi e non ipocriti, invece intendo una vera finzione di chi vuole ingannare gli altri.

Nel mondo greco antico la parola “ipocrita” designava l’attore che, con una maschera e un travestimento, assumeva un’altra personalità.

Fingeva davanti al pubblico di essere un altro, spesso assai diverso dalla propria realtà. Gli bastava nascondersi dietro a una maschera e assumere caratteristiche e sentimenti posticci, artificiosi. Recitava il suo ruolo davanti al pubblico, e la regola suprema e l’obiettivo primo della sua azione era l’applauso di approvazione degli spettatori.

Molti farisei si comportano in questo modo davanti a Gesù e non solo con Lui, la loro “essenza” è l’ipocrisia, l’agire al cospetto degli altri e non di Dio. La loro vita è finta come quella degli attori durante la rappresentazione.

Senza voler giudicare gli attori che recitano in Parlamento o al Senato, come anche governano in quasi tutte le Nazioni del mondo, oggi ci troviamo dinanzi a comportamenti insinceri e dannosi per la popolazione. Quello che dicono è il contrario della verità!

Abbiamo letto ieri della richiesta di dimissioni del governatore di Bankitalia e le successive prese di distanza, di accuse reciproche, di falsità maledette, di richiami e dissociazioni, tanto che ne viene fuori un quadro devastante per l’Italia.

Sono preoccupati ancora di insabbiare quanto entra nella buca scavata, ignorando completamente milioni gli italiani truffati dalle banche.

Bankitalia non è stata presente nel controllo delle banche che già presentavano rischi di fallimento, che vendevano ai propri clienti titoli rischiosi o inesistenti, ma non si può eliminare il governatore di Bankitalia adesso in prossimità della scadenza del contratto, per sostituirlo con qualcuno chiamato ad insabbiare le truffe delle banche e allo stesso tempo seppellire le speranze di milioni di italiani truffati dalle banche.

In questa operazione che hanno cercato di realizzare, infischiandosene degli italiani imbrogliati e spogliati di tutti i soldi depositati nelle banche, emergono fango e ipocrisia. Rilevo solo due aspetti. Ieri diversi politici e parapolitici hanno espresso le loro tesi che alla luce della verità dei fatti, sono tesi zeppe di falsità.

Inoltre, pur di concretizzare un piano per occultare le truffe delle banche, calpestano milioni di persone derubate dalle banche, famiglie rimaste senza soldi, quei soldi racimolati dopo decenni di sacrifici e che servivano a garantire una vecchiaia dignitosa, per mangiare adesso e per curarsi eventualmente.

“Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto”.

La verità viene sempre a galla, attendiamo serenamente quel galantuomo che è il tempo!

“Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla”. Gesù vede tutto e nel tempo stabilito da Lui darà ad ognuno quanto ha seminato di buono o di cattivo.

Non preoccupatevi mai, il Signore è con noi e non ci abbandona mai! “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati”.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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