+ VANGELO (Lc 12,49-53)

Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

Giovedì 26 ottobre 2023

XXIX Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 12,49-53)

Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che Io sia venuto a portare pace sulla terra? No, Io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La divisione di cui parla Gesù, nasce a causa dei comportamenti opposti alla sua Parola. La divisione non arriva mai da Gesù, avviene in quelle famiglie che vivono nel disordine spirituale e spesso morale. L’armonia è frutto della preghiera e della fedeltà alla sua Parola.

Le parole di Gesù oggi suscitano un po’ di apprensione, eppure sono perfettamente in linea con la sua dottrina. Lui non vuole assolutamente la guerra e non è contento di vedere le famiglie disgregate, al contrario il suo messaggio di Amore desidera una pace perfetta e duratura nei cuori e nelle famiglie.

Non è l’azione di Gesù a portare la guerra nelle famiglie, non potrebbe esserlo, è invece la reazione di uno o più familiari contro i seguaci di Cristo a causare contrasti. Gesù è coinvolto perché è la sua Parola a suscitare irrequietezze irragionevoli in quanti non Lo amano.

Così si spiega questa pagina un po’ complicata.

«Pensate che Io sia venuto a portare pace sulla terra? No, Io vi dico, ma divisione».

La presenza di Gesù crea moltissime reazioni, come vediamo oggi e come è avvenuto nel passato. Le reazioni contro Gesù nascono dai cuori ribelli, senza pace, cattivi, disonesti, pieni di rovine e che Lui indica nel Vangelo come «sepolcri imbiancati».

Agiscono con malizia per danneggiare l’immagine del Signore e della Chiesa, la loro azione è incisiva e persistente. Lo fanno in famiglia e, soprattutto, in certi ambiti inquietanti dove si discute più dell’odio da scaricare su Dio che del bene da compiere.

Gesù afferma che molte famiglie cristiane «saranno divise»«si divideranno» a causa della Fede. È Gesù a soffrire più degli altri.

Perché tanta animosità contro Gesù, la Chiesa e i familiari cattolici? Neanche gli oppositori impulsivi di Gesù riescono a spiegarlo.

Ne sanno qualcosa i seguaci autentici di Gesù, essi sono portatori dello Spirito di Dio e i cattivi odiatori reagiscono senza motivi validi…

Gesù è la Pace, l’Amore e il Bene, da Lui scaturisce la Bontà e non vuole alcuna divisione nelle famiglie. Dio ci ama e solo ascoltando la sua Parola si riesce ad amare e a perdonare. È venuto in mezzo a noi il Figlio di Dio ad insegnare le opere buone e la pratica delle virtù.

CHI È IN COMUNIONE CON IL SIGNORE E LO ADORA, OLTRE AD AVERE IN SÉ UNA PACE IMPAGABILE CHE PORTA AD AMARE ANCHE I PROPRI NEMICI, EFFONDE ANCHE ALL’ESTERNO LA STESSA PACE CHE PORTA IN SÉ PERCHÉ È UNA PERSONA MANSUETA, MA CORAGGIOSA, FORTE, DECISA NEL BENE!

Nella società è diffusa una cattiveria strisciante e nascosta anche sotto i sorrisi, essa contamina molte persone mansuete e mancando la protezione della preghiera, arrivano ad assumere comportamenti reazionari in famiglia contro la Fede cattolica.

LA DIVISIONE È ACCOVACCIATA NEI CUORI DELLE PERSONE CHE NON OSSERVANO I COMANDAMENTI, È INTERNA AD ESSI E LE LORO CONTRADDIZIONI NASCONO DALLA SUPERBIA E DA UNA SCATTANTE IMPULSIVITÀ, DALL’INCAPACITÀ DI CONTROLLARSI, DI CAPIRE IL LORO STATO SPIRITUALE BIASIMEVOLE E PER QUESTO REAGISCONO MALDESTRAMENTE CONTRO GLI ALTRI FAMILIARI CHE PREGANO.

La nostra preghiera non è importante solo per ringraziare Dio dei doni e beni elargitici, la preghiera è la nostra forza e il mezzo per parlare con Dio. In ognuno produce molti frutti spirituali che fortificano la volontà e illuminano l’intelletto.

I doni dello Spirito vengono accresciuti abbondantemente dove c’è una preghiera elevata e la santità di vita. Questi doni trasfigurano il cristiano, dandogli la tranquilla forza di resistere ai contrasti in famiglia a causa del Nome di Gesù.

La sua misericordia il Signore vuole espanderla in tutti i cuori, ma l’uomo che vive lontano da Lui e non vuole pentirsi, la rifiuta di continuo.

È determinante la preghiera intensa, costante e prolungata di un solo familiare per convertire nel tempo tutta la famiglia e ottenere la conversione di tutti. Credeteci!

Nel Vangelo Gesù manifesta ai suoi discepoli, come un vero amico, i sentimenti più intimi. Così parla loro dello zelo apostolico che Lo consuma, del suo Amore per tutte le anime. «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso!».

I discepoli dopo la Pentecoste, infiammati da un tale fuoco divino, si sparsero per il mondo e, portatori della santa spiritualità, distrussero le eresie dei nemici del Signore. I nemici di Dio sono coloro che, allontanatisi dal vero Dio da cui erano stati creati, adoravano gli idoli creati da loro stessi.

Il santo fuoco della Fede ogni cattolico deve portarlo nella propria famiglia, anche senza parlare troppo delle cose di Dio quando non è il momento opportuno, ma questo fuoco divino lo stesso silenziosamente si diffonde e trasmette negli altri e riuscirà a bruciare i mali che si annidano negli altri familiari.

È l’azione dello Spirito Santo che agisce per le preghiere dei buoni che chiedono la conversione dei familiari. Gesù è vicino e non dimentica.

Le grandi conversioni non avvengono in poco tempo, dipende dalle preghiere dei cattolici e dalla loro Fede. Bisogna avere molta Fede.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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