+ VANGELO (Lc 14,15-24)

Martedì 3 novembre 2015
XXXI settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 14,15-24)
Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel Regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Non poteva capitare un Vangelo più appropriato dopo i fatti di ieri. La grande notizia che ha sommerso il mondo è l’arresto di un Monsignore appartenente dell’Opus Dei e che ha ricoperto incarichi delicati nell’economato del Vaticano, una persona molto preparata.
I mass-media lo hanno presentato come un Giuda, un traditore della fiducia del Papa, un corvo e quant’altro per classificarlo come un soggetto pericoloso. In effetti, se ha passato documenti riservati a due giornalisti che dopodomani presenteranno due libri scandalo, è stato un gesto clamoroso che dovrà essere valutato alla luce di diverse considerazioni.
Non sappiamo la vera intenzione di Mons. Balda nel passare documenti riservati del Vaticano ai due giornalisti, però a quanto sembra ha voluto denunciare gli scandali all’interno del Vaticano. Se l’azione è da condannare, bisogna considerare come attenuante la sua volontà di voler liberare la Chiesa da cardinali e altri prelati che spendono molto denaro con libertà.
Svelare documenti riservati non è però il metodo migliore per aiutare la Chiesa. Bisogna annunciare la Verità del Vangelo senza timore e pubblicamente, e denunciare gli scandali se si posseggono le prove certe dei reati commessi, ma sempre mettendoci la faccia.
Di sicuro in questi ultimi anni si sono conosciuti numerosi scandali di Prelati interessati eccessivamente al denaro e ai beni materiali!
«Saranno nelle librerie il 5 novembre le due pubblicazioni che si annunciano esplosive e che affrontano uno stesso tema: scandali e segreti del Vaticano a partire dal rapporto con le finanze. Si tratta di “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi e “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi, il primo pubblicato da Feltrinelli, il secondo da Chiarelettere».
I mass-media oggi scrivono che è stato tradito il Papa ed è vero se consideriamo la fiducia riposta nei due arrestati, ma se si vuole un Vaticano trasparente, come e cosa bisogna fare per conoscere gli scandali che scoppiano in Vaticano e che deturpano sempre più la bellezza della Chiesa?
I due giornalisti in questi libri parlano delle incommensurabili ricchezze del Vaticano, le manovre non cristiane che si compiono per ingannare e far ricadere le colpe sempre su coloro che vogliono una Chiesa Santa anche nei suoi uomini.
Gli scandali che vengono denunciati nei due libri che si potranno leggere tra due giorni in tutte le librerie, non saranno notizie di poco conto, stando a ciò che anticipa uno dei due autori e cioè Fittipaldi. Il giornalista dell’Espresso spiega: «Io descrivo -attraverso documenti inediti e inchieste personali- la ricchezza del Vaticano, scandali inediti, l’utilizzo per fini non proprio edificanti del denaro e delle offerte da parte dei cardinali. Scrivo che lo Ior non è stato ripulito come racconta la propaganda vaticana».
Arreca molta amarezza leggere e conoscere queste verità, sapere che si moltiplicano ogni giorno gli scandali tra i prelati e si vive con una mentalità pagana, proprio lì dove è la sede del Cristianesimo.
Però mi chiedo: era necessario arrestare Mons. Balda? Non ha commesso nulla contro la persona del Papa, se non l’abuso della fiducia concessagli, non è stato un eretico da zittire, semmai uno che ha voluto svelare gli scandali che davvero sfigurano la Chiesa.
Egli ha ritenuto far conoscere gli scandali pubblicamente, ma non sono più pericolosi quei prelati che lavorano per distruggere la sana dottrina della Chiesa? Le notizie riservate non distruggono la Chiesa perché è già abbastanza sfigurata dalle opere delinquenziali dei corrotti, mentre le eresie e le manovre subdole per distruggere la Chiesa sono ben più pericolose.
Si parla di tradimento dei due arrestati, che titolo bisogna dare a quelli che invece stanno distruggendo la vera Fede Cattolica?
Cosa bisogna dire di quanti lavorano da anni con successo e subdolamente per eliminare il soprannaturale dal Vangelo e dalla liturgia?
Si può anche accettare l’arresto, ma perché non fermare tutti quelli che lavorano contro la Chiesa e sono molti? Altrimenti si comprende che l’arresto di Balda è avvenuto per fermare lo svelamento degli scandali e qualcuno lo potrà considerare come un Sacerdote che ha voluto svelare i volti dei cardinali corrotti.
Nei due libri che usciranno il 5 novembre vengono pubblicate le spese pazze dei cardinali, forse sono i soldi dell’8×1000 o le offerte dei cattolici e queste azioni vanno condannate. Se nessuno prende provvedimenti in Vaticano, è ovvio che qualcuno cercherà di portare documenti riservati all’esterno per fermare lo spreco di decine e decine di milioni di euro.
I quotidiani di oggi sicuramente parleranno di manette facili per depistare gli scandali vaticani e coprire le spese pazze dei cardinali.
Per questo trovo eccessivo l’arresto, chi forse l’ha voluto lo giustifica per depistare l’uscita tra due giorni dei libri sugli scandali. In questo modo invece si è data una clamorosa pubblicità ai due libri e saranno centinaia di migliaia i lettori che li leggeranno e conosceranno scandali clamorosi. L’arresto forse avrà un effetto controproducente.
Oggi il Vangelo è calzante a quanto avvenuto, Gesù spiega la parabola dell’uomo ricco che inviò il servo ad invitare tutti alla grande cena organizzata da lui. Tutti gli invitati trovarono scuse più o meno puerili, comunque erano interessati solamente ai divertimenti di una vita immorale e non intendevano perdere tempo in quella cena.
Il servo riferì al padrone la mancanza degli invitati alla grande cena perché si erano rifiutati, scegliendo i divertimenti carnali.
Il padrone così scelse altri e mandò il servo ad invitarli. “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”.
Una condanna di Gesù rivolta ai Consacrati che oggi si sono rivolti agli idoli, come è soprattutto il denaro.
Sono quelli che non Lo ascoltano più e hanno scelto la vita comoda.
Dio sarà costretto a chiamare molti Pastori fedeli per rifondare la sua Chiesa sulle fondamenta della sana dottrina cattolica.
Inserisco una rivelazione di Gesù alla grande mistica Luisa Piccarreta, morta il 4 marzo 1947. Visse tutta la vita a letto per riparare i peccati dell’umanità, fu molto perseguitata e Padre Pio aveva per lei un affetto particolare. Le rivelazioni che ha ricevuto sono straordinarie.
In questa Gesù spiega “lo stato doloroso in cui giace la Chiesa. Luisa aiuta Gesù a metterla al sicuro e a guarirla. La Chiesa deve essere purificata.
«Trovandomi nel solito mio stato, mi son trovata fuori di me stessa e con mia sorpresa ho trovato in mezzo ad una via, una donna gettata per terra, tutta piena di ferite e le membra tutte slogate; non c’era osso al suo posto.
La donna, sebbene così malconcia che sembrava il vero ritratto del dolore, era bella, nobile, maestosa, ma nel medesimo tempo faceva pietà, nel vederla abbandonata da tutti, esposta a chiunque volesse farle del male.
Onde, mossa io a compassione, guardavo d’intorno, se ci fosse qualcuno che mi aiutasse ad alzarla da terra per portarla in luogo sicuro, e, o meraviglia, al mio fianco ci stava un giovane che mi pareva che fosse Gesù. Così insieme l’abbiamo alzata da terra, ma ad ogni movimento soffriva pene strazianti, dato lo slogamento delle ossa.
Così pian piano l’abbiamo trasportata dentro un palazzo, sopra un lettino, ed insieme con Gesù, che pareva che amava tanto questa donna che voleva darle la propria vita per salvarla e darle la sanità, prendevamo in mano le membra slogate per metterle a posto.
Al tocco di Gesù le ossa prendevano il loro posto e quella donna si trasformava in una bella e graziosa bambina.
Io sono rimasta stupita di ciò, e Gesù mi ha detto:
“Figlia mia, questa donna è l’immagine della mia Chiesa. Lei è sempre nobile, piena di maestà e Santa, perché la sua origine è dal Figlio del Padre Celeste; ma in che stato doloroso l’hanno ridotto le membra a Lei incorporate.
Non contenti di vivere santi al par di Lei, l’hanno trasportata in mezzo alla strada, esponendola al freddo, alle beffe, alle battiture, e i suoi stessi figli, come membra slogate, vivendo in mezzo alla strada, si son dati ad ogni specie di vizi.
L’amore all’interesse predominante in loro li acceca e commettono le più brutte nefandezze; e vivono vicino a Lei per ferirla e dirle continuamente: “Sia crocifissa, sia crocifissa!”.
In che stato doloroso si trova la mia Chiesa! Quei Ministri che dovrebbero difenderla sono i suoi più crudeli carnefici.
Ma per rinascere è necessaria la distruzione di queste membra ed incorporarle membra innocenti, disinteressate, con cui, vivendo al par di Lei, ritorni bella e graziosa bambina, quale Io la costituii, senza malizia, più che semplice bambina, per crescere forte e Santa.
Ecco la necessità che i nemici muovano battaglia per purgare le membra infette.
Tu prega e soffri, affinché il tutto ridondi alla gloria mia”». (Vol. 17°, 06-09-1924).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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