VANGELO (Lc 19,41-44)

Giovedì 19 novembre 2015
XXXIII settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 19,41-44)
Se avessi compreso quello che porta alla pace!

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Anche oggi la Parola di Dio risponde in tempo reale al terrore diffuso nel mondo e soprattutto in Europa, dai terroristi musulmani che pretendono di convertire il mondo alla loro credenza. Le prove sono incalcolabili eppure ci sono anche in Italia personaggi pubblici che giustificano velatamente gli atti terroristici e si rifiutano di vedere la realtà.
Con gli occhi improciuttati di pregiudizi e interessi incomprensibili, farebbero meglio a farsi controllare, considerando che per loro risulta difficilissimo entrare in comunione con Gesù, il quale già duemila anni fa ci ha spiegato come vanno le cose nel mondo.
D’altronde, sono decine di migliaia ogni anno gli italiani che si convertono all’Islam e non li giudico, però almeno questi lo dichiarano, non sono codardi come questi radical chic che vivono senza morale e vengono a dare lezioni di etica a quanti non la pensano come loro.
Sono caduti nel baratro del nulla e nella disgrazia dell’accecamento mentale e vogliono tirarsi dentro anche quelli che stanno bene…
Questi sapienti che dispensano con alterigia lezioni e ostentano la piena conoscenza del bene e del male, sono la cancrena della società.
Sono come gli imam delle moschee che impartiscono addestramenti ai giovani sprovveduti, ai seguaci che vengono suggestionati dalle parole ripetute con abilità e molta convinzione, per poi in seguito diventare assoggettati pienamente fino ad accettare di diventare kamikaze.
Gli ammaestramenti degli imam non accettano contraddizioni, come i radical chic italiani, pieni di presunzione e atei fino al midollo.
Questo modo di dire “fino al midollo”, indica qualcosa di completo, completamente, del tutto, fino in fondo, fino alla parte più intima, profonda e nascosta di qualcosa. Spesso viene usato in modo negativo e come rafforzativo in locuzioni quali “marcio fino al midollo”, “guasto fino al midollo” e così via.
Il Vangelo ci presenta Gesù che piange, non solamente per la mancata accoglienza, piange per quella gente che non ha voluto comprendere la sua vera identità, tanto che l’ha crocifisso. Piange anche per la sua Patria priva di morale e lontana da Dio, per il Tempio presieduto da persone corrotte e precursori dell’Iscariota.
Persone “marce fino al midollo”, l’ho già scritto ma vale la pena ripeterlo per quanti hanno odiato Gesù, l’unico pieno di bontà.
Gesù non rimane indifferente alla sorte degli uomini, ancora oggi come allora piange nella sua umanità santissima dinanzi agli orrori del mondo e non intendo solo i fatti di terrorismo. Se Lui piange è assente la vera pace nel mondo e tra gli uomini, è assente nei cuori di miliardi di persone che vivono senza freni inibitori e giustificano qualsiasi trasgressione morale.
La gente è presa dalle cose materiali e dai piaceri e non si rende conto che esiste un cammino che potrebbe portare alla Pace.
Ma adesso sembra nascosta agli occhi e ai sentimenti di moltissimi, in pochi ci accorgiamo dell’importanza della pace nel cuore per poter vivere con gioia e nella verità. “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace!”. Gerusalemme, la città santa non comprendeva ciò che determinava l’accoglienza e la grandezza della pace.
In questo nostro giorno sono molti di più, tra i cristiani stessi, quelli che non avvertono la necessità della pace del cuore e della società. Gesù infatti lo precisa perfettamente: “Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi”.
Nascosto non da Lui, sono le opere corrotte che fanno perdere la Grazia e allontanano dal Bene. Si è convinti di fare tutto bene.
Tra i non credenti non c’è un vivo desiderio di restare in pace con Dio e con il prossimo, lo vediamo in questi giorni, ma lo abbiamo visto pure quando le potenze del mondo hanno voluto le guerre in Irak e Libia. Anche se satana sta magistralmente guidando le Nazioni a conflitti inimmaginabili, la responsabilità personale dei potenti rimane sempre elevatissima.
Siamo oramai entrati nella fase cruenta e cruciale di un conflitto religioso organizzato aldilà delle colpe dei potenti occidentali. L’Islam è unito e non teme ritorsioni, anzi, la morte per i terroristi è il trionfo e l’ingresso nel paradiso disegnato dall’uomo, dove settanta vergini attendono i martiri della guerra santa.
E non possiamo fare a meno di leggere comunicati come questo di ieri:
“Cresce il timore di attentati terroristici a Roma e Milano. La soffiata è tremendamente autorevole: è firmata dall’Fbi. Una segnalazione dell’intelligence americana indica come possibili obiettivi San Pietro a Roma e il Duomo e la Scala a Milano.
Il Federal Bureau Investigation, secondo quanto si è appreso, avrebbe passato ai servizi italiani una informativa ricevuta dalla Dea. Controlli e servizi di vigilanza, dopo l’orrore del 13 novembre a Parigi, sono già stati rafforzati. Secondo quanto affermato da fonti qualificate, una serie di elementi investigativi avrebbero portato ad individuare i tre luoghi che, più degli altri, rischiano un attacco.
L’allerta è altissima, soprattutto in vista dell’apertura del Giubileo, il prossimo 8 dicembre”.
Ieri mattina in Piazza San Pietro ad ascoltare il Papa erano poche migliaia di fedeli, segno della paura che avvolge anche i coraggiosi.
Chi legge i miei commenti da cinque anni, ricorderà che ho sempre scritto che la pace nel mondo non potrà mai arrivare, perché i potenti hanno escluso Gesù. Senza Gesù non potrà mai esistere la vera Pace. Lui è la Pace.
Lo scrivevo quando la pace sembrava reale, quando erano fitti gli incontri tra i potenti e la pace sembrava dimorare nei cuori di tutti. Io continuavo a scrivere che non era autentica quella pace, si trattava di giochi politici, perché senza il Signore non poteva realizzarsi la Pace di Cristo senza l’amore per Cristo.
Leggiamo le parole di Gesù rivolte all’umanità di oggi, le stesse dette a Gerusalemme mentre piangeva: “Se avessi compreso…”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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