+ VANGELO (Lc 9,51-56)

Martedì 3 ottobre 2017

XXVI Settimana del Tempo Ordinario

 

 

+ VANGELO (Lc 9,51-56)

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Le parole dei fratelli Giacomo e Giovanni pur essendo comprensibili per la loro immatura spiritualità e un mancato equilibrio nel discernere i fatti nella loro concretezza, mi portano alla mente il potere utilizzato malissimo da quanti nella Chiesa prendono decisioni senza consultare Dio. Sta diventando una consuetudine e gli effetti lo testimoniano.

Avranno perduto il senso e la gioia della preghiera, avranno scoperto nel protestantesimo quella dottrina di manica larga che non considera il peccato e li soddisfa, avranno perduto la fede o c’è forse dell’altro?

Lo scrivo con grande dispiacere per loro, soprattutto per le conseguenze che causano a milioni di cattolici confusi e senza conoscenze dottrinali. Nella gestione del potere spesso si prendono decisioni avventate, considerano la sana dottrina come qualcosa di umano, gestibile secondo i propri piaceri, le opportunità, gli accordi settari.

Oggi cito solamente il caso Lutero, diventato in questi ultimi due anni più che un santo nella Chiesa Cattolica, passaggio indispensabile per arrivare alla comunione e unificazione con i luterani protestanti prima e poi con quanti vorranno allearsi. Per quale ragione? In nome di un falso ecumenismo che pretende una sempre più stretta collaborazione e comunione tra le varie chiese cristiane presenti nel mondo.

Il problema nasce dalla valutazione dell’opportunità di questa unificazione, ipotesi che mai nella Santa Chiesa era stata presa in considerazione, neanche immaginata, allora da dove nasce questa insistente richiesta di arrivare ad una comunione con le comunità ecclesiali protestanti? Viene compiuta nel Nome di Gesù Cristo?

Non possiamo assolutamente accettare la comunione prima e l’unificazione poi, con le dottrine protestanti oppositrici della nostra Fede, è impossibile arrivare ad un accordo sincero quando le dottrine si differenziano in moltissimi punti dottrinali!

Non c’è alcun dubbio nel rispettare cristianamente e pienamente i protestanti e le loro scelte. Tra i protestanti ci sono molte persone perbene, come tra i cattolici. I protestanti seguono Gesù e questo quantomeno li eleva da una società pagana e priva di valori cristiani.

Non siamo contro i protestanti, amiamo i protestanti, ci opponiamo alle loro dottrine e sono migliaia quelle diffuse nel mondo.

Fino al 1521 esisteva solo la Chiesa Cattolica, Lutero fu l’artefice della nascita del protestantesimo e venne scomunicato da Papa Leone X.

Leggiamo cosa scriveva San Pio da Pietrelcina per capire meglio di chi stiamo parlando:

“Lutero, Calvino e compagnia bella furono pieni di superbia, zeppi di vizi fino agli occhi. Essi si divisero dalla Chiesa per assecondare le loro malvagie passioni dalle quali erano dominati. La dottrina che queste sétte insegnano è empia e immorale”.

Oltre la riflessione di Padre Pio, è la vita immorale di Lutero a indicarlo come un traditore forse peggio di Giuda, perché era stato un sacerdote e conosceva bene la dottrina cattolica. Il suo odio contro la Chiesa lo riversò in tutto quello che scrisse e predicò di velenoso e gravemente offensivo fino in punto di morte, contro il Papato e la Santa Chiesa.

La prova ci arriva da una visione di una Beata, non di una semplice Suora.

«Nel 1883 Suor Maria Serafina Micheli (1849-1911) che sarà beatificata a Faicchio in provincia di Benevento e diocesi di Cerreto Sannita il 28 maggio 2011, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli, si trovava a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero. Si festeggiava, in quel giorno, il quarto centenario della nascita del grande eretico (10 novembre 1483) che spaccò l’Europa e la Chiesa in due, perciò le strade erano affollate, i balconi imbandierati.

Alla Suora le comparve l’Angelo Custode e le disse: “Voglio farti vedere il luogo dove Lutero è condannato e la pena che subisce in castigo del suo orgoglio”.

Dopo queste parole vide un’orribile voragine di fuoco, in cui venivano crudelmente tormentate un incalcolabile numero di anime. Nel fondo di questa voragine v’era un uomo, Martin Lutero, che si distingueva dagli altri: era circondato da demoni che lo costringevano a stare in ginocchio e tutti, muniti di martelli, si sforzavano, ma invano, di conficcargli nella testa un grosso chiodo.

La suora pensava: se il popolo in festa vedesse questa scena drammatica, certamente non tributerebbe onori, ricordi, commemorazioni e festeggiamenti per un tale personaggio.

In seguito, quando le si presentava l’occasione ricordava alle sue consorelle di vivere nell’umiltà e nel nascondimento. Era convinta che Martin Lutero fosse punito nell’inferno soprattutto per il primo peccato capitale, la superbia».

L’aspetto tragico o comico, dipende da come si considera, sono i pellegrinaggi organizzati da diverse diocesi italiane sulla tomba di Lutero. I vescovi che bramano questa unificazione con i protestanti favoriscono i pellegrinaggi da Lutero e questa è la prova che non seguono più Gesù Cristo.

Non sono alloggiati evidentemente nel Cuore di Dio, obbediscono al gruppo che programma ogni evento e detta parole e passi da compiere…

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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