+ VANGELO (Mc 16,15-18)

Lunedì 25 gennaio 2016
III Settimana del Tempo Ordinario

CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO

+ VANGELO (Mc 16,15-18)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La festa della conversione dell’Apostolo indirizza il pensiero verso tutti coloro che con ballerina agitazione sono instancabili nel voler approvare il ddl sulle unioni civili. Ieri il quotidiano online ateo Huffington Post si sbizzarriva con i titoli pirotecnici per denigrare la santità della Chiesa, evidenziando le varie linee presenti al suo interno.
Questo è il titolo dell’articolo: “Family Day: il Consiglio direttivo della Cei spaccato come una direzione del Pd qualsiasi”. Un titolo per attaccare due fronti, ma l’attacco al partito in realtà è motivo di frustrazione per le frizioni interne, con una trentina di cattolici contrari all’adozione dei bambini da parte degli omosessuali.
Il sottotitolo di questo articolo sintetizza la linea del quotidiano, è appunto il sommario di informazioni indispensabili per la comprensione dell’intero pezzo. Leggiamolo:
“Si avvicina la resa dei conti tra l’ala progressista dei vescovi e quella conservatrice. Lontana la compattezza della piazza del 2007, Galantino e Bagnasco guidano due fronti che si muovono in ordine sparso”.
È un testo che non possiamo condividere, la stampa laicista e velenosa cerca sempre di infangare la Chiesa e i suoi uomini di punta.
Intanto il Papa ha indicato qual è la linea ufficiale della Chiesa, lo ha detto il 22 gennaio scorso, nel discorso rivolto alla Rota Romana per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Questa la sintesi di quanto è avvenuto:
«Il Papa chiede di mostrare misericordia soprattutto verso le “famiglie ferite” e ribadisce che la famiglia fondata sul matrimonio non può essere confusa con nessun altro tipo di unione. Anche chi vive “in uno stato oggettivo di errore” deve essere oggetto di misericordia.
La famiglia fondata sul matrimonio “indissolubile” è il “sogno”di Dio e la “carta costituzionale” della Chiesa.
La “qualità” della Fede “non è condizione essenziale del consenso matrimoniale”: occorre valutare “molto attentamente” gli errori sulla sacramentalità del matrimonio. Ha anche chiesto di istituire un “nuovo catecumenato” per la preparazione degli sposi».
Le dichiarazioni a favore delle unioni civili fatte da personaggi pubblici si moltiplicano, molti dello spettacolo sono favorevoli ma lasciano intravedere un disimpegno notevole, si espongono solo per seguire i colleghi politicizzati i quali appaiono come artisti frustrati…
Un regista osannato, morto la settimana scorsa e celebre per alcune pellicole famose e che io non ho mai visto, avrebbe sicuramente appoggiato le unioni civili e la prova arriva dal suo funerale ateo, con la bara esposta su un palco e senza una sola preghiera per accompagnarlo nell’eternità scelta da lui.
Chi ha scelto di vivere senza Dio, muore anche senza Dio, non vorrà incontrare Dio nell’aldilà.
Ognuno è responsabile delle sue scelte e noi rispettiamo tutti.
Invece è sempre loquace il presidente della Camera, Boldrini, proprio ieri non ha perduto l’occasione per dire che le unioni civili sono necessarie. Non ha aggiunto che sono necessarie come il pane e la pasta… però il tenore del suo discorso era pieno di tensione emotiva…
Come amano ripetere quelli che riciclano il famoso detto, il presidente della Camera ha perduto l’occasione per restare zitta. Lo scrivo perché come presidente della Camera deve mostrarsi imparziale, altrimenti faccia politica ma dai banchi del Parlamento.
Ogni cittadino ha la libertà di esprimere la propria opinione, il presidente della Camera non può schierarsi e deve mantenere l’equità.
Proprio le unioni civili hanno mostrato che molti simpatizzanti presenti sabato scorso in molte città italiane per manifestare la loro adesione al ddl della senatrice, la quale ha prestato il suo nome da affibbiare a questa legge… in realtà di civile hanno mostrato molto poco.
Quando ci sono manifestazioni degli omosessuali con carri, colori, musiche e trombette per le strade italiane, nessun cattolico si è mai permesso di gridare contro o di rivolgere parolacce ai travestiti con costumi e maschere che sfilano sopra i carri. D’altronde sono liberi di organizzare queste sfilate perché è rimasta in Italia un rimasuglio di democrazia,
Sabato scorso molti aderenti al ddl sulle unioni civili si sono scatenati contro i cattolici e la Chiesa, con cori volgari e irripetibili.
Prima ancora delle unioni civili non sarebbe opportuno preoccuparsi di conoscere il significato di civiltà?
È omofobo chi pronuncia una sola parola anche se non offensiva ma contraria agli omosessuali, mentre l’omosessuale può offendere liberamente un cristiano e nessun giornalista cita l’accaduto per non urtare la loro sensibilità. L’ipocrisia è il vestito di molti personaggi.
La Chiesa e tutti noi credenti non vogliamo sindacare sulle abitudini degli uomini e delle donne, ci mancherebbe, perché ognuno compie quello che vuole e segue le scelte personali. Questo ddl sulle unioni civili però ci interpella tutti e non possiamo accettarlo per la gravità delle conseguenze, non possiamo rimanere in silenzio come pecoroni e vigliacchi paurosi che tacciono per paura.
Noi difendiamo la famiglia voluta da Dio e che la stessa ragione valuta come l’unica possibile per la continuazione della specie umana. La procreazione non può avvenire tra due uomini o tra due donne, dovranno far ricorso all’utero in affitto, compiendo un ulteriore abominio che si chiama mercificazione umana.
La mercificazione del corpo delle donne è un grande vituperio che deve interessare e preoccupare il governo italiano, senza pensare ai voti o alle obbedienze che arrivano dall’Unione europea.
Se molti di quanti governano in Italia si dichiarano cattolici e sono i principali animatori dell’approvazione di queste unioni, cosa bisognerà aspettarsi dai politici non credenti?
Il movimento di donne che nel 2013 ha dato vita a “Se Non Ora Quando”, si è mosso contro la maternità surrogata e l’appello ha raccolto le firme di moltissimi personaggi pubblici che proprio in questi giorni sono rintanati nei loro rifugi per non esprimersi e non ribadire pubblicamente la loro posizione contro l’utero in affitto.
Questo movimento che prende il nome dal famosissimo romanzo scritto da Primo Levi nel 1982, però è favorevole alle unioni civili.
Oggi la conversione di San Paolo ci ricorda che dobbiamo pregare molto per gli oppositori e i nuovi persecutori di Gesù Cristo.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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