+ VANGELO (Mc 3,13-19)Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui.

Venerdì 20 gennaio 2023
II Settimana del Tempo ordinario
+ VANGELO (Mc 3,13–19)
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici -che chiamò Apostoli-, perché stessero con Lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuonoâ€; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi Lo tradì. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Diversamente da quanto accade in quelle che si definiscono religioni, nel Cristianesimo è Gesù che chiama, sceglie, invia il tocco che infiamma i cuori.
Gesù ha sempre bisogno di collaboratori, ma non viene richiesta solo la presenza fisica, ciò che determina la vera sequela del Signore è il cuore puro, la buona volontà . Lui non ha bisogno di numeri, cerca la qualità , ma non tutti i chiamati sono incamminati verso la perfezione né i chiamati devono illudersi di essere già perfetti.
D’altronde la perfezione assoluta si vive solo in Paradiso, qui è possibile raggiungere la perfezione umana che deve entrare nella gloria di Dio, deve trasfigurarsi in un essere che diventa simile agli Angeli e sempre inferiore.
In Paradiso si gioisce in eterno, non ci sono affanni umani né sofferenze, non recriminazioni, tutto infonde la vera beatitudine. In una apparizione, Santa Teresa d’Avila disse a una monaca che non sarebbe ritornata sulla Terra per nessuna ragione, semmai solo per recitare una Ave Maria.
Duemila anni fa come anche oggi, è sempre indispensabile la collaborazione di uomini e donne toccati dalla Grazia di Dio per annunciare il Vangelo dove è loro possibile, a cominciare dalla famiglia. Molti giovani non vivono bene perché non hanno ricevuto insegnamenti religiosi, non hanno visto in famiglia buoni esempi di preghiera e di vita virtuosa.
Più di tante parole sono importanti i buoni esempi, le testimonianze di vita evangelica.
Le parole vengono dopo le buone opere, così faceva Gesù e nessuno poteva accusarlo di non compiere già quanto predicava.
La chiamata alla salvezza eterna è universale ma moltissimi si rifiutano di osservare le Leggi di Dio e si prefiggono un cammino contrario, improntato sulle ideologie inventate dagli uomini che rendono vere belve questi uomini. Anche quelli che li seguono!
C’è una forte agitazione nell’esercito di Satana e i suoi uomini sono all’opera per destabilizzare ogni pacifica comunità , per annullare il Cristianesimo facendolo entrare in una Nuova Chiesa Mondiale. Questo vogliono alcuni della gerarchia!
NON SORPRENDIAMOCI SE CI SONO CARDINALI, VESCOVI E PRETI ATEI. LE LORO OPERE MANIFESTANO QUESTA ASSODATA VERITÀ.
Gli atei non riescono a capire che la loro orribile ideologia è sempre stata ispiratrice di morte, in ogni modo e forma gli atei portano sempre alla morte.
Molti pensano di compiere un cammino verso l’aldilà ma è diverso da quello che chiede Gesù, non hanno valori morali e vivono nell’agitazione, calpestano i principi morali e si illudono di essere perfetti. Quanta superbia!
Moltissime persone sono cadute nelle mani di Satana per avere ascoltato e seguito personaggi posseduti dal Male assoluto, tra essi ci sono potenti del mondo, giornalisti, gente dello spettacolo e dello sport.
SONO I NUOVI PREDICATORI A SERVIZIO DEL MALE, I QUALI CONSACRANDOSI A SATANA, PERCEPISCONO COME BENE LA RIBELLIONE DEL NEMICO DI DIO E DELL’UOMO, QUESTO PER UNA DISTORTA PERCEZIONE DELLA REALTÀ.
San Paolo era un persecutore dei cristiani ma in buonafede, egli obbediva alla Legge ebraica e adorava un solo Dio. Solo dopo la caduta da cavallo e dal suo piedistallo, dopo essere diventato cieco per breve tempo, rientrò in sé e conobbe la Verità . Divenne il più grande Apostolo delle genti.
OGGI MOLTI DEVONO PRIMA CADERE DAL LORO PIEDISTALLO OER CONOSCERE DAVVERO GESÙ CRISTO. PARECCHI OGGI PRESUMONO DI AVERE CAPITO TUTTO DI GESÙ E IN LORO C’È MOLTA PRESUNZIONE.
Tutti noi siamo stati scelti per aiutare Gesù nell’opera di evangelizzazione, secondo le capacità , il tempo, la possibilità . AiutiamoLo davvero.
È la Persona di Gesù che fa trovare unità a sconosciuti, essi fanno l’esperienza di essere chiamati e amati per restare con il Signore.
I Sacerdoti hanno poteri soprannaturali donati da Gesù, devono predicare la Verità di Cristo e cacciare i demoni, devono praticare di continuo il MINISTERO DI LIBERAZIONE con preghiere, penitenze, adorazione dell’Eucaristia, piena disponibilità a confessare anche per ore nella giornata e a benedire ammalati e disturbati dal Male.
Ciò che deve far parte della nostra formazione religiosa è la condizione: noi siamo discepoli di Gesù Cristo, noi serviamo e adoriamo il Signore.
Come discepoli vogliamo restare vicini a Gesù, sia con la preghiera del cuore, fatta di atti di amore in qualsiasi momento della giornata; sia con la visita in Chiesa a Lui che ci aspetta nel Tabernacolo. Tante volte si passa davanti alle Chiese e non si pensa che lì dentro è presente in forma sacramentale lo stesso Gesù del Vangelo, che duemila anni fa compiva ogni sorta di miracoli e dominava i diavoli, le malattie, la natura.
Se siamo discepoli dobbiamo restare accanto a Gesù, consapevoli che rimane accanto a noi perché ci conosce appieno, ci guarda e ascolta.
Proponiamoci di migliorare il nostro stato di discepoli con la buona volontà di compiere in tutte le circostanze un buon apostolato per Gesù.