+ VANGELO (Mt 24,42-51)

Giovedì 31 agosto 2023

XXI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 24,42-51)

Tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’Uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero Io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

I Santi hanno meditato lungamente che questa vita è un pellegrinaggio, esiste la vita eterna ma anche molti cristiani considerano la vita eterna come qualcosa di insignificante. È la vera vita che dura per l’eternità ed ognuno vivrà le conseguenze di questa esistenza terrena.

Non deve incutere timore e non si deve esorcizzare la riflessione sulla morte, procura solo un grande bene spirituale e riporta coi piedi per terra.

Fa rientrare in sé anche la stessa malattia sia leggera che grave, e chi riflette sulla vita che conduce la riprende in mano e la veicola verso Dio, ovviamente se ha Fede, in caso contrario ricorre ad altri idoli o cerca modi viziosi e pervertiti per Â«dimenticare» la sua sofferenza.

Molte persone soffrono a causa delle cattiverie procurate da altri individui privi di morale o malati psichici forse ignari del loro disturbo mentale. SI PUÒ ESSERE BORDERLINE O SCHIZOFRENICI, portare in sé una scissione nella mente senza capirci nulla e di conseguenza suscitare sofferenze ai familiari e ad altre persone incolpevoli delle irrazionali scelte, appunto, di quanti hanno disturbi mentali.

Anche nelle persone apparentemente normali possono persistere sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell’affettività, da un tempo superiore ai sei mesi, con forte disadattamento e credono di fare bene anche le opere più cattive o corrotte. Arrivano a dimenticare il male compiuto e giustificano ogni cattiveria che commettono.

Le persone molto pericolose per la società, anche per gli stessi familiari, dovrebbero vivere in un ambiente riservato esclusivamente a loro.

La conoscenza delle cattiverie di tante persone, anche quelle insospettabili, deve farci pregare per chi non ci ama. La persona colpita dal disturbo di personalità difficilmente si rende conto di essere malata né comprende di essere pericolosa, più frequentemente considera i sintomi come tratti peculiari del proprio carattere e stile di vita e tende a voler cambiare l’ambiente, non se stessa.

La persona disturbata accusa sempre gli altri e non riesce a rientrare in sé e conoscersi, per capire che deve curarsi e migliorare per quanto possibile con la Grazia di Dio. Questo ci dice che se il cristiano deve pregare per i suoi nemici, deve anche riflettere che SPESSO I PERSECUTORI SONO DISTURBATI MENTALMENTE E NON RIESCONO A FRENARE LA GRAVITÀ DELLE LORO PAROLE E AZIONI. Vanno perdonati almeno nel proprio cuore, ma loro sono assai responsabili davanti a Dio.

Tutti sono colpevoli davanti a Dio, non si arriva a vivere questa condizione senza la complicità del soggetto, a meno che non ci sia l’intervento dei diavoli, abilissimi a far stancare la mente, a creare illusioni, ad infondere pensieri insensati con molta insistenza, fino a convincere la persona e in questo caso si può parlare anche di possessione diabolica.

DIO CONOSCE I CUORI E LA MENTE DI OGNUNO, LUI VEDE PERFETTAMENTE LA RESPONSABILITÀ O L’INNOCENZA DELLA PERSONA DISTURBATA, MA IL DISTURBO MOLTO SPESSO CRESCE IN CHI NON PREGA O PREGA MALE, IN CHI NON VUOLE GUARIRE PERCHÉ TROPPO LEGATO AL SUO ORGOGLIO.

Questo per dirvi che è necessario mantenere sempre desta la vita spirituale!

Per il cristiano che si è mantenuto vigilante, l’ultimo giorno non verrà Â«come un ladro di notte», non rimarrà sorpreso e confuso, perché ogni giorno sarà stato un incontro con Dio attraverso la preghiera e gli accadimenti più semplici e normali.

Il Signore ci mette in guardia in molti modi, con varie parabole, contro la trascuratezza, la pigrizia e la mancanza d’amore. Un cuore che ama è un cuore che vigila su se stesso e sugli altri. Dio ci raccomanda di vegliare su coloro ai quali ci legano particolari vincoli di Fede e di conoscenza.

Quando Gesù si riferisce al Â«ladro di notte», intende raccomandarci di non distrarre l’attenzione dal grande affare della salvezza dell’anima, e vuole che non consideriamo questo stare all’erta come qualcosa di meramente negativo: vigilare non significa solamente evitare di cadere addormentati per timore che possa succedere qualcosa di sgradevole mentre dormiamo.

Vigilare vuol dire rimanere sempre in attesa, non lasciarci vincere dai pensieri infondati o devianti, molto spesso così ambigui e insoliti.

Noi restiamo vigilanti per far agire Gesù in ogni circostanza della vita, per lasciarLo operare in noi, per vivere da vivi e non schiavi della mentalità corrente o dei suggerimenti non chiari o peccaminosi che vengono proposti soprattutto tramite i social media. Fate attenzione.

Solo il Signore ci dona la Luce per discernere la provenienza dei pensieri e ci facilita la realizzazione di quelli che arrivano da Lui.

Ringraziamo di continuo Gesù e la Madonna, forse in questo istante qualcuno sta pregando per noi, e la nostra anima riprende vigore grazie alla generosità di persone che forse non conosciamo, o di qualcuno che ci è molto vicino.

Per questo, pregate ogni giorno per i Sacerdoti, pregate sempre per me.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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