Veritas sul Randagismo
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Ho letto con attenzione la disdicevole vicenda che ha interessato quei poveri cagnolini, ne rimango personalmente stupefatto e sconcertato dalla cattiveria e superficialità di taluni nel compiere gesti cosi mostruosi. Non vorrei salire in cattedra e fare il professorino, tuttavia voi tutti sapete la mia inclinazione verso la legge e pertanto mi permetto di illuminarvi circa la fattispecie perpetrata. Ci sono alcune norme molto importanti, soprattutto in materia penale che tutelano gli animali in genere, vediamo . Decreto legislativo 27/01/1992 Num. 116 che rasenta essere una normativa di primo intervento su un piano generale , una tutela ulteriore si rinviene attraverso la legge del 20 luglio 2004, n.189 riguardanti le “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzateâ€, ma specialmente con i rinnovati articoli del codice penale ossia Art.500,Art.544bis,Art.544ter, Art.544quater,Art.544quinquies,Art.544sexies,Art.638, Art.672 che si ha una forma repressiva con tanto di pena allegata. L’art. 544 bis del c.p. ( uccisione di animali) dice : †Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.†Il 544 ter del c.p. ( maltrattamenti di animali) e molto severo prevedendo sia una sanzione da 3000 a 15000 euro sia una pena da 3 mesi a 1 anno.
Se i fatti sono veritieri e riscontrabili ognuno in coscienza prenda le dovute considerazioni e agisca.
Un ultima cosa e chiudo. Il sottoscritto ha visto con i suoi occhi il servizio veterinario in paese venerdì scorso dedito a combattere il fenomeno del randagismo. Ora non dico che non si possa far di più , ma l’attuale situazione è un problema vecchio come il nostro paese e pertanto visto i trascorsi credo che ciò che si stia realizzando sia già qualcosa a cui dobbiamo solo augurare di far meglio.
Saluti Veritas.