Alzi la mano chi non conosce almeno una persona che dice di soffrire il tempo.
Una di quelle che, al minimo accenno di nuvole in arrivo, comincia a lamentare doloretti alla spalla, scricchiolii alle articolazioni, mal di testa latenti, irritabilità… Stiamo parlando dei meteoropatici,  ovvero  di un quarto degli italiani soprattutto ragazzi sotto i 15 anni e gli adulti over 45.

Ma chi sono i metereopatici? Sono persone con una sensibilità spiccata verso i fenomeni naturali, o che  collegano gli episodi di insofferenza ai mutamenti climatici, a variazioni nella produzione di alcuni ormoni  come l’adrenalina, la serotonina, la melatonina  che influenzano l’umore.

Come curare la meteoropatia
Le 8 regole d’oro per combattere gli sbalzi d’umore che derivano dal cambio del tempo sono spesso gratuite e facili da seguire. Eccole, seguitene il più possibile:

STOP AI FARMACI – Dimenticate i farmaci, se possibile, come sonniferi e antidepressivi, ansiolitici e di altri psicofarmaci e assumete uno stile di vita più calmo.
VITA ALL’ARIA APERTA –  il più possibile all’aria aperta, anche nella stagione invernale.
RISCALDAMENTO DOMESTICO – Il riscaldamento domestico non dovrebbe raggiungere punte elevate, in modo che non ci sia in casa un’aria né troppo umida né troppo secca.
IN CASA –  aprite le finestre e lasciate passare l’aria.
YOGA ED ERBE – Aiutatevi con gli esercizi di yoga e con le erbe naturali, come la valeriana, il biancospino e il tiglio, che facilitano il sonno e il riposo notturno.
LUCE DEL GIORNO – L’esposizione alla luce potrebbe essere efficace, anche se non bisogna affidarsi al fai da te, ma consultarsi sempre con un medico.
MASSAGGI E ATTIVITA’ FISICA – Molto importanti sono l’esercizio fisico e i massaggi, per favorire il rilassamento. Alcuni accorgimenti possono essere fondamentali: usare tende leggere, per illuminare meglio gli spazi in casa, uscire all’ora di pranzo, fare un bagno caldo.
IDROTERAPIA – Utile anche il ricorso alla idroterapia. Si basa sugli effetti stimolatori dell’acqua calda e fredda, che risvegliano il sistema di termoregolazione un po’ addormentato.