VITULAZIO.Gennaro Romano ci lascia

di Paolo Pozzuoli

 S. E. MONS. ANGELO AMATO, ARCIVESCOVO TITOLARE DI SILA, PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI, HA PRESIEDUTO NELLA CHIESA DEDICATA A MARIA SS. DELL’AGNENA LA S. MESSA CELEBRATA IN MORTE DI ROMANO GENNARO, PAPA’ DI SUOR GIUSEPPINA DELL’ORDINE DELLE ‘SUORE DEGLI ANGELI ADORATRICI DELLA SS. TRINITÀ’, POSTULATRICE DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE DELLA FONDATRICE DELLE SUORE DEGLI ANGELI, LA SERVA DI DIO MARIA SERAFINA DEL SACRO CUORE DI GESÙ, PROCLAMATA INTANTO VENERABILE.

 

Confortato dalla fede, assistito con affetto, amore e carità cristiana dai premurosi nipoti e dalla diletta figlia, sperando nella resurrezione, Gennaro Romano ha chiuso definitivamente gli occhi per passare alla vita eterna. Un nome ed un cognome passati quasi inosservati, degnati appena di uno sguardo sui necrologi affissi negli appositi spazi murali. Un uomo che in tanti a stento ricordavano, che non ha lasciato alcun bene patrimoniale né eredità rutilanti e nemmeno ha trasmesso particolari ideologie e/o pubblicazioni, opere, saggi. Gennaro Romano, uomo buono, mite, rotto alle fatiche, abituato ai sacrifici, è vissuto in dignitoso silenzio contando sulle proprie forze e facendo leva sui lavori che svolgeva con puntigliosa insistenza. È stato certamente il docile strumento del progetto del Signore che gli ha dato la gioia, il grande dono di generare una figlia, serva del Signore presso l’ordine delle ‘Suore degli Angeli adoratrici della SS. Trinità’ con il nome di Suor Giuseppina. Dal carisma e dallo spessore culturale inversamente proporzionale alla figura minuta e fine, esile e delicata, Suor Giuseppina è la straordinaria creatura che ha curato la Postulatio, ‘Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis’, con la quale è stato dato corso alla causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice delle Suore degli Angeli, la Serva di Dio Maria Serafina del Sacro Cuore di Gesù, proclamata intanto Venerabile. Le comunità ecclesiali, con un gran numero di suore, e parrocchiali hanno manifestato la propria vicinanza a Suor Giuseppina partecipando alla S. Messa presieduta da S. E. Mons. Angelo Amato, Arcivescovo titolare di Sila, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e concelebrata da don Pietro Lagnese e don Luigi Moretti. “Quando c’è la morte” – ha sottolineato S. E. Mons. Angelo Amato confortando Suor Giuseppina ed i parenti – “c’è sempre tristezza nei cuori dei figli e dei parenti più stretti. Ma, per un cristiano, il filo della vita non si spazza mai perché è l’ingresso per la vita eterna, per il Paradiso, sede della libertà, dove viene respinta la tristezza della morte che colpisce i cuori ma lascia un vuoto che si traduce nella serenità, addirittura nella gioia per la vita eterna. L’anima di Gennaro ha avuto dal Signore il giudizio finale. La sua partenza da questa terra, per Provvidenza divina, è avvenuta nella settimana santa, quasi a volersi unire a nostro Signore Gesù Cristo che ha patito la morte. Ma la morte non ha vinto, è stata vinta da Gesù. Domenica prossima celebreremo la resurrezione di Gesù e avremo la certezza che le anime di tutti risorgeranno e saranno protagoniste con Lui. Se c’è qualche peccato grave, non scoraggiamosi. Avviciniamoci intanto al tribunale sacramentale e rinnoviamoci spiritualmente. Il Vangelo ci ha tratteggiato il tradimento di Giuda, diventato, con l’intervento del demonio che è l’anticristo,  nemico di Gesù da amico che era. E Giuda, amico di Gesù, diventa gregario del demonio, si allontana da Gesù ma viene lasciato libero anche di tradire. È Gesù che ci lascia liberi e ci dà anche le armi per vivere questa libertà. Con l’eucaristia ci nutre spiritualmente ma fa in modo che anche moralmente abbiamo una vita forte. Chi vuol seguire Gesù deve essere umile e rifugiarsi nell’eucaristia. È questo l’anno sacerdotale. I sacerdoti sono preziosi per la chiesa. Accompagniamoli dunque con le preghiere ed il nostro rispetto. Sono loro che ci educano alla vita di fede ma anche a quella sociale, al benessere della società perché con l’esempio e la parola ci educano ad eliminare odio, discordie, divisioni. Ad essi va la nostra riconoscenza e la nostra preghiera. Esprimo le mie condoglianze ai familiari ed a Suor Giuseppina che ha accompagnato mensilmente il papà, come prima la mamma, con grande amore di figlia. Pregherò anche per tutti voi perché il Signore dia tutta la gioia e la Sua benedizione a voi ed alle vostre famiglie e vi anticipo gli auguri di buona Pasqua, festa spirituale di gioia come lo è per tutti i morti”.

                               

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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