RIENTRO BRIGATA GARIBALDI, SPERANZA PER CASERTA CONTESTA:“QUELLA E’ UNA GUERRA, PERCHE’ CHIAMATE I BAMBINI A FESTEGGIARE?â€
In riferimento ai festeggiamenti dei militari della Brigata Garibaldi al ritorno dall’Afghanistan, Speranza per Caserta esprime il proprio stupore nel vedere centinaia di innocenti bambini ed adolescenti delle scuole casertane, costretti a rendere omaggio ad una cultura di guerra, anche se camuffata da missione di pace.Â
Una doverosa premessa, a sgombrare il campo da qualsiasi fraintendimento: massimo rispetto per questi ragazzi, per la loro competenza, per l’impegno profuso, purtroppo spesso inconsapevolmente manovrati dai potentati mondiali, che gestiscono a loro piacimento le crisi politiche del nostro pianeta, per scatenare conflitti che hanno, sostanzialmente, il duplice obiettivo di dare sfogo alla valvola a pressione delle industrie belliche, e di disegnare gerarchie e poteri nello sfruttamento delle sempre più scarse risorse energetiche.
Ebbene sì, dispiace essere così rudi e radicali, ma siamo nel 2012 ed è tempo che ai nostri bambini venga spiegata la verità , che le missioni di pace non esistono, e che quei ragazzi in divisa tornavano da una missione di guerra, con elicotteri, bombe, morti tra civili e militari, e tutto ciò che fa da corollario a questo termine così amaro.
Tenete lontani i bambini da queste pantomime. Insegnate loro, piuttosto, che la Terra è una sola, che siamo sette miliardi di persone che le diversità non devono separare, e che solo la ricerca della Pace potrà  davvero salvarci.
E nel vostro piccolo, cari Professori e Dirigenti Scolastici, provate per un attimo a pensare a quante risorse economiche vengono sottratte alle vostre scuole, alle attrezzature, alla didattica, ai posti di lavoro, dall’impiego di un cacciabombardiere qualsiasi. E chiedetevi se non sia il caso di cominciare ad essere ribelli, finanche sovversivi, verso un sistema politico ed economico che sta annientando le nostre dignità . Le vostre, in primis.
All’insegnamento si chiede sempre di sottomettersi senza protestare di fronte ai dogmi educativi: lo testimoniano le politiche educative dalla scuola greca sino ai giorni nostri, con l’insegnamento sempre subordinato al potere del momento. La scuola deve innanzitutto educare alla libertà le giovani generazioni, gettare i semi per una riflessione libera e non omologata al pensiero dominante.
Speranza per Caserta si pone dalla parte degli insegnamenti di don Lorenzo Milani e della scuola di Barbiana per superare le enormi divisioni ancora esistenti tra i banchi di scuola, dove l’uguaglianza è solo formale, mentre non si fa niente per le famiglie con maggior disagio sociale.
Allo stesso tempo vogliamo rompere le mistificazioni, le complicità e le false notizie delle missioni di guerra, travestite da missioni di pace, che condannano i cittadini alla disinformazione, che orientano l’opinione pubblica a giustificare la guerra e a considerarla come inevitabile e buona.
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Caserta, 29 Settembre 2012