5 maggio: IN ANSIA FER NOI
a cura di Giuseppe Paolo
Alle volte siamo angosciati, abbiamo un grosso diÂspiacere per la perdita o la malattia di qualche persona caÂra; e siamo senza pace o sul punto di perderla. Allora, sarà bene ricordarci delle parole di Gesù: “Imparate da me… e troverete la pace per le vostre anime” (Mt 11,28), La MaÂdonna, che meditava ogni parola del suo Gesù, ci aiuti a ricordarla: sono mite e umile di cuore? Senza mitezza e senza umiltà , niente pace. È il consiglio che ogni confesÂsore dà ai suoi penitenti. Ma arrivare alla mitezza e umiltà di Gesù, attraverso quelle di Maria… oltre tutto la MaÂdonna è la Riconciliatrice. Nell’Antico Testamento, Dio inviava i patriarchi, Mosè, i profeti. Ora manda sua MaÂdre, quale ambasciatrice di pace, di riconciliazione. I Santi e la stessa liturgia paragonano Maria all’arcobaleno che è messaggero di sereno, di pace. La Madonna è certamenÂte lieta nel vederci così fedeli, puntuali, raccolti. Ci attenÂde ogni sera coi suoi doni di Paradiso. Per tutti ha un sorÂriso, un rimedio, una grazia. Un Santo la vide con le maÂni cariche di doni, di grazie e chiese: “O mamma, perché non le distribuisci?”. “Perché nessuno me le chiede!”, riÂspose. Abbiamo tante cose da chiedere… tante cose da dirÂle. E’ una mamma e noi siamo suoi figli. Un figlio ha diÂritto di chiedere tutto alla sua mamma proprio come fanÂno i bambini con le loro mamme della terra. La Madonna è sempre sollecita del nostro bene, sempre in ansia che ci facciamo del male, che il demonio ci tenti. Dicono i Santi che Maria si riposerà solo quando vedrà tutti i suoi fiÂgli, sani e salvi, accanto a lei, alla fine del mondo.
Fioretto: Ad imitazione della Madonna cercherò di riconciliare col mio esempio e con la preghiera quanti fosÂsero in disaccordo fra loro.
Giaculatoria: “Lasciate, o Vergine, che anch ‘io vi oÂnori, Voi siete la gioia dei cuori.
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