“Adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.

Al Presidente del Consiglio Comunale

Dott. Gianfausto Iarrobino

 

Al Signor Sindaco

Dr. Pio DelGaudio

 

Speranza provincialedella Città di Caserta

 

Sede

Oggetto: Mozione, ai sensi dell’art. 28, del Regolamento delle Attività Consiliari.

“Adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.

 

Premessa

I giochi d’azzardo sono tutti quelli nei quali si gioca per vincere denaro e nei quali il risultato del gioco dipende, del tutto o in parte, dalla fortuna piuttosto che dall’abilità del giocatore. I giochi d’azzardo più diffusi sono: le videolottery e le slot machine (spesso chiamate videopoker), i gratta e vinci, il lotto e il superenalotto, i giochi al casinò, il “Win for life”, le scommesse sportive o ippiche, il bingo, i giochi on line con vincite in denaro (ad esempio il poker on line). 

Il gioco non è sempre pericoloso, molte persone giocano in modo responsabile, altre invece, con il tempo, sviluppano comportamenti compulsivi molto simili a quelli che si manifestano con la dipendenza da sostanze.

Il problema esiste quando si manifesta un persistente bisogno di giocare e aumentano in modo progressivo il tempo e il denaro impegnati nel gioco fino a condizionare in modo significativo gli altri ambiti della propria vita (la famiglia, il lavoro, il tempo libero), ad investire al di sopra delle proprie possibilità economiche, e quando, per il gioco, si trascurano i quotidiani impegni della vita. Spesso il giocatore non ha la consapevolezza di avere un problema, ma il problema c’è.

Il gioco d’azzardo lecito rappresenta la “terza impresa” italiana, l’unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro Paese. In Italia conta 80 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, con otto miliardi di tasse. Rappresenta il 12% della spesa delle famiglie italiane, il 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, il 4,4% del mercato mondiale con circa 400.000 slot machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 15 milioni di giocatori abituali, di cui due milioni a rischio patologico e circa 800.000 i giocatori già patologici, con una spesa sanitaria annua necessaria per la cura che si attesta tra i 5 – 6 miliardi di euro.

Secondo il dossier Azzardopoli, redatto da Libera, se si analizzano i dati riferiti ai mesi di ottobre e novembre 2011, il primato per la spesa pura nell’azzardo spetta alla Lombardia con 2 miliardi e 586mila euro, seguita dalla Campania con un miliardo e 795mila euro.

Anche il territorio della provincia di Caserta è interessato dal fenomeno in modo progressivo e dilagante: si spendono annualmente 1233 euro pro capite per i giochi d’azzardo.

(fonte:  Italian Journal on Addiction Vol. 2 Numero 3 – 4, 2012)

 

Visto che

-          nell’arco di dieci anni i territori urbani sono stati via via occupati da installazioni di gioco, generando rilevanti problemi di competenza delle Amministrazioni Comunali, Provinciali e delle Aziende Sanitarie Locali;

-          da tutto questo complesso di gestione, offerta, promozione, è stato – per legge – deliberatamente escluso il sistema dei poteri locali e regionali, pur rivedendosi ricadere sulle responsabilità regionali gran parte degli effetti sociali ed economici;

-          i Comuni e le Province, che pure devono adottare piani per il commercio, l’artigianato, l’industria e per i servizi, sono esautorati di ogni potestà amministrativa, anche laddove si trovino a doversi far carico e a gestire gli “effetti collaterali” di questo complesso insediamento.

Considerato che

-          alla legalizzazione crescente del gioco d’azzardo cui stiamo assistendo nella maggioranza dei paesi industrializzati, più persone giocano, più persone giocheranno e più persone svilupperanno problemi;

-          il gioco d’azzardo patologico (GAP) rientra nell’area dei disturbi del controllo degli impulsi;

-          il fenomeno si configura come un comportamento persistente, ricorrente e maladattivo di gioco d’azzardo che compromette le attività personali, familiari o lavorative;

-          il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro.

Preso atto che

-          numerosi  Sindaci italiani hanno aderito al “Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il gioco d’azzardo”, consapevoli dell’effetto devastante dello stesso, con particolare riferimento ai minori e alle persone disperate per mancanza di reddito e di lavoro;

-          la sottoscrizione del Manifesto impegna i Sindaci ad utilizzare gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili per contrastare il fenomeno:

a)      intervenendo sugli Statuti Comunali; i Piani di governo del territorio con norme specifiche per le sale da gioco; i Regolamenti (Polizia locale, Commercio, Pubblicità, sale da gioco);

b)      costruendo reti nei territori, con associazioni, volontari, scuole, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto al fenomeno;

c)      collaborando con le Asl, le Prefetture, le Questure, per monitorare, prevenire e contrastare il gioco d’azzardo, nonché interventi di presa in carico dei giocatori patologici.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad aderire al “Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il gioco d’Azzardo”, redatto dall’Associazione Terre di Mezzo e Lega Autonomie Locali, e promossa dall’ANCI e dall’UPI, con l’obiettivo di  sostenere le seguenti iniziative:

-            approvazione di una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura;

-             approvazione di una legge  regionale in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti Locali;

-             consentire il potere di ordinanza dei Sindaci, per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani);

-             consentire ai Comuni e alle Autonomie Locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione delle slot machine o strumenti simili legati al gioco d’azzardo.          

Caserta, 1/10/2013

 

                                                                                              I Consiglieri Comunali

 

Norma Naim _________________

 

Francesco Apperti ______

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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