BACOLI -Amato e Amente: “Dal depuratore acqua contaminata in mare”

Mare di Bacoli

Amato e Amente: “Dal depuratore acqua contaminata in mare”

L’allarme lanciato dal presidente della commissione regionale speciale
e dalla
sua vice:
“Escherichia Coli, nel 2011 centocinquanta volte oltre i limiti di
legge”

BACOLI – “Acqua contaminata da escherichia coli fino a 150 volte oltre
i
limiti previsti, sforamenti di azoto ammoniacale, di COD e di BOD.
Esaminando i
dati delle analisi del 2011 del depuratore di Cuma si ha una fotografia
allarmante – Lo denunciano in una nota congiunta Antonio Amato e
Mafalda
Amente, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione
regionale sulle Bonifiche e i siti smaltimento rifiuti, recatisi la
scorsa
settimana in sopralluogo presso l’impianto di depurazione flegreo – Già
il
sopralluogo denunciava una situazione estremamente preoccupante, con
impianti
fermi, centraline di controllo mai entrate in funzione, operai in
agitazione,
denuncie di scarichi industriali. E le cattive sensazioni sono state
confermate
già dal primo esame degli incartamenti che ci siamo fatti consegnare”.
Le
relazioni mensili sul funzionamento dell’impianto, infatti, mostrano
alcuni
dati allarmanti. “Stiamo esaminando i dati del 2011. Dalle analisi
chimico
fisiche si evidenzia che almeno fino alla metà di agosto, per tutti i
mesi di
quest’anno, in alcuni giorni l’acqua usciva dall’impianto con quantità
di
escherichia coli ben oltre i limiti previsti dalla legge. Il 28 aprile,
ad
esempio, di fronte al limite di 5000 unità formati colonie su100 ml è
finita a
mare acqua con quantità batteriche pari a 750 mila ufc/100 ml. E
scarichi in
mare di acque con oltre 100 mila ufc si ritrovano anche a gennaio,
febbraio,
marzo, giugno (con un picco oltre le 500 mila), luglio. E In ogni caso

affermano ancora Amato e Amente – per l’Escherichia ci sono sforamenti
fino a
10 volte superiori i limiti in tutti i mesi dell’anno. Associazioni
come
Legambiente denunciano da anni l’inquinamento per quelle coste di
escherichia,
e la volontà di contraffare proprio questi limiti è stata anche al
centro dell’
azione giudiziaria che ha interessato la gestione del depuratore.
Dobbiamo
ricordare che si sta parlando di inquinamento fecale, e che il limite
per la
balneazione è di 500 ufc”. Questi sforamenti, quindi, determinano
enorme
preoccupazione per le ripercussioni sulla salute. “Anche perché –
proseguono
presidente e vicepresidente della commissione regionale speciale – a
quelli
dell’Escherichia si sommano i puntuali sforamenti di azoto ammoniacale
con
quantità che sfiorano i limiti dello scarico in fogna. Dati
direttamente
correlati alla proliferazione delle alghe”. “Ancora parametri fuori
norma di
COD e BOD a dimostrazione di un impianto che sarebbe quasi da
rottamare.
Insomma – concludono Amato e Amente – servono risposte ed interventi
urgenti da
parte di tutte le autorità competenti. E’ giunto il momento di
affrontare
seriamente la riorganizzazione generale dell’intero sistema di gestione
del
ciclo delle acque in Campania”.

Con viva preghiera di pubblicazione
Dott. Luciano Mottola
addetto stampa
On. Mafalda Amente
Consigliere regionale
Popolo della Libertà

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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