Bando del maxi-concorso insegnanti

 

Iesu

In data 25 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando del maxi-concorso, su base regionale, per l’assunzione in due anni di 11.542 insegnanti su 17 classi di concorso, con pre-selezione a quiz, prova scritta ed orale, la cui domanda deve essere presentata – solo on line – dal 6 ottobre al 7 novembre: un concorso definito da più parti come umiliante ( per la professionalità già acquisita dalla categoria; inutile (in quanto abilita solo i vincitori effettivamente assunti), inopportuno ( in quanto esistono circa 200 mila docenti, inclusi nelle graduatorie regionali di precedenti concorsi e nelle graduatorie provinciali ad esaurimento, che aspettano da 1o anni l’incarico a tempo indeterminato); oneroso ( in quanto costa al disastrato bilancio dello Stato circa un milione di euro).

Ma a prescindere dalle legittime critiche oggi manifestate dalla galassia dei docenti precari e da alcuni sindacati della Scuola, mi permetto ricordare all’ on- ministro “tecnico” dell’istruzione un precedente storico sui criteri di scelta per l’assunzione degli insegnanti da parte dello stato.

Il Progetto di Riforma del 22 marzo 1848, che doveva restituire alla Scuola del Regno delle Due Sicilie di FerdinandoII il suo perduto prestigio, redatto da una apposita Commissione che si ispirava al pensiero del Filangieri e del Cuoco, così recitava: ”Più che con i concorsi – la fortuna di un giorno non è certo guarentigia del valore di un uomo – la scelta del maestro si doveva fare dopo un tirocinio triennale nelle scuole pubbliche o private, oppure dopo un corso di studi in una scuola normale (cioè statale).

E’ un vero peccato che non si sia seguita la strada tracciata dai nostri antichi ed illuminati governanti, al fine di assestare un sostanziale colpo all’eliminazione del triste fenomeno del precariato.

Cordialità.

Francesco Iesu