Cancello Arnone. Riflessioni sul commento di Veritas

 

                                                 di Pasquale Leggiero.       

Ricordi

 

                                                 di Pasquale Leggiero.       

Leggendo con interesse e attenzione il commento del signor Veritas, sull’articolo che parla di carnevale, pubblicato qualche giorno fa, viene spontaneo fare alcune riflessioni. Andiamo con ordine: l’ordinanza va bene, (chi precedentemente ha letto, sa che per il prossimo carnevale ci dovrebbe essere un’ordinanza che vieterebbe la vendita di bombolette spray sul nostro territorio) le forze di polizia sono poche e questo è vero. Se si chiedesse di aumentare le forze di polizia, significherebbe chiedere di spendere soldi pubblici, forse ai nostri lettori viene spontaneo chiedere: in che modo si spenderebbero soldi pubblici? Facciamo un esempio: se domattina il comando vigili o la benemerita del territorio chiede più uomini e dimostra che veramente ne ha bisogno, noi ci troveremmo a dover assumere altro personale il che la cosa andrebbe a significare concorso per assunzione di agenti della polizia municipale o dell’arma dei carabinieri. Da quello che sappiamo i concorsi, costano, quando costano? Non siamo in grado di dirvelo, speriamo che qualcuno ci possa illuminare su questo. Quindi come detto prima: concorso = soldi pubblici spesi, e il governo a volte è costretto ai tagli. Ma tornando all’ordinanza della vietata vendita delle bombolette spray di carnevale significa (anche se piccola parte) fermare un po’ di economia. Altro esempio: se domattina a causa degli incidenti stradali si ordinasse che le auto non vanno vendute, significa che andiamo a fermarne la produzione e le case automobilistiche sono costrette a chiudere e licenziare personale, quindi danno all’economia. Cosa si vuole dire con questo? Che facendo un’ordinanza che vieta la vendita di tali bombolette, le fabbriche costruttrici di quest’ultime andrebbero a diminuire la produzione e a licenziare degli operai. Si racconta che da anni in altri comuni se ne vieta la vendita di tali bombolette, non mettiamo in dubbio la buona fede di chi firma tali ordinanze, ma invitiamo lor signori a riflettere prima di agire perché è facile firmare ordinanze il difficile è farsi capire, proviamoci almeno su le cose elementari e poi se è vero che la stragrande maggioranza dei comuni emette tale ordinanza mi che è detto che agiscano per il meglio? La maggioranza vince sempre ma non ha sempre ragione. Quindi ancora una volta il nostro invito, per il prossimo carnevale, è di educare i cittadini a fare uso corretto di ciò che si compra.    

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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